Beve soda caustica in casa di riposo, muore dopo 2 mesi. E la bottiglietta è sparita

Domenica 13 Novembre 2022 di Fabrizio Cibin
Beve soda caustica in casa di riposo, muore dopo 2 mesi. E la bottiglietta è sparita
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SAN DONÀ DI PIAVE (VENEZIA) - È morto dopo due mesi di dolori indicibili. Per quella sostanza caustica che aveva inavvertitamente ingerito da una bottiglietta, pensando fosse acqua, e che gli stava divorando gli organi. Bruno Tonon aveva 87 anni ed era ospite della casa di riposo “Monumento ai Caduti in Guerra” di San Donà di Piave. Perché un fatto genere possa essere accaduto in un ambiente che, per sua stessa missione, dovrebbe proteggere durante l’ultimo percorso di vita le persone che accoglie, lo stabiliranno le indagini, partite dopo che la famiglia si è rivolta ad uno studio legale. «Vogliamo venga fatta piena chiarezza su quanto successo – hanno detto i familiari attraverso l’avvocato sandonatese Luca Pavanetto – affinché non debbano più accadere episodi del genere. E vogliamo sia fatta piena luce in merito alle responsabilità».


La bottiglietta sparita


Tonon, quando lavorava, si dedicava al suo pezzo di terra. Una volta che ha smesso, lui stesso scelse di entrare nella casa di riposo, dove si era bene inserito e si trovava a proprio agio, al punto che metteva a disposizione le sue conoscenze occupandosi di tanto in tanto anche della cura del verde della struttura. Le sue giornate proseguivano, dunque, in modo sereno, alla “Monumento ai Caduti in Guerra”, convenzionata con l’Ulss 4 Veneto Orientale e situata a pochi passi dal centro di San Donà. Il dramma nella notte del 23 dicembre scorso. Secondo la ricostruzione dell’avvocato Pavanetto, l’anziano si è svegliato in piena notte per bere dell’acqua; solo che sul comodino a quanto pare si trovava una bottiglietta contenente una sostanza poi rivelatasi caustica; forse candeggina, anche se non ci sono certezze, in quanto la bottiglietta, a detta dello stesso legale, poi non si è più trovata, mentre l’autopsia ha confermato che il liquido ingerito dall’uomo era, per l’appunto, tossico. Soccorso subito dal personale e, quindi, dai sanitari del Suem 118, l’anziano è stato portato al pronto soccorso cittadino, per poi venire ricoverato nel reparto di terapia intensiva, dov’è rimasto agonizzante per quasi due mesi, con una tale sofferenza che, per tenerlo fermo doveva essere legato al letto. Ma poi non ce l’ha fatta ed è deceduto.


La famiglia chiede la verità


«Allo stato non è dato sapere – spiega il legale – come la bottiglietta sia potuta finire sul comodino dell’anziano, né è stato possibile esaminarne il contenuto, tranne capire che si tratta di una sostanza caustica, dal momento che una volta consegnata ai sanitari del pronto soccorso è inspiegabilmente sparita. L’autopsia depositata dal medico legale della Procura ha, però, accertato il nesso causale tra la morte del paziente e l’ingestione della sostanza caustica. Lo stesso medico legale ha escluso ogni ipotesi di suicidio e/o omicidio».
Accertare i fatti ed ottenere giustizia: queste le richieste della famiglia. «Ancora prima di discutere del dovuto risarcimento, faremo tutto quanto rientra nelle nostre possibilità perché venga fatta chiarezza su quanto successo e non abbiano mai più a capitare episodi del genere. Dovrà essere accertato chi può avere commesso l’intollerabile errore di lasciare una bottiglietta contenente liquido caustico sul comodino di una persona che, volendo bere un sorso d’acqua, ha, in realtà, ingerito una sostanza caustica che lo ha fatto morire, solo e senza la vicinanza della sua famiglia, legato ad un letto e dopo due mesi, tra sofferenze indicibili».

Cosa risponde la casa di riposo


Interpellati, i vertici della casa di riposo dicono di volere attendere i documenti per poi potersi esprimere. «Non sappiamo ancora nulla sulle indagini», ha detto l’amministratore delegato della Isvo (la società che gestisce la casa di riposo). «Siamo ancora increduli», ha aggiunto il presidente Domenico Contarini: «Non c’è motivo che quella sostanza possa essere arrivata nelle stanze e, se così fosse, c’è talmente via vai di personale che qualcuno se ne sarebbe accorto. In ogni caso non ho ancora ricevuto ancora alcuna notizia in merito alle indagini».

Ultimo aggiornamento: 17:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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