Il sindaco e il Carnevale in pandemia: «Si farà, feste nei palazzi e nei campi»

Sabato 22 Gennaio 2022 di Michele Fullin
A Venezia si programmano i primi eventi per il Carnevale di febbraio
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VENEZIA - In piazza San Marco si potrà passeggiare in maschera e farsi fotografare, ma non ci saranno né palco, né spettacoli né manifestazioni. Tuttavia, gli scenografi della Fenice, ispirati dal direttore artistico del Carnevale Massimo Checchetto, stanno in queste ore lavorando ad una macchina scenica che consenta a chi vorrà, ovviamente, su prenotazione per evitare code, di farsi fotografare e pubblicare sui social del Carnevale, del Comune e di Vela e partecipare così al concorso della maschera più bella.

A votare non saranno più i presenti in piazza, ma il pubblico virtuale, sparso in tutto il mondo.

Questa è solo una delle tante iniziative cui il Comune e Vela stanno lavorando per realizzare un Carnevale non solo virtuale, ma decentrato e sparso in vari punti della città. Oltre che in terraferma. Sempre che Ulss e Prefettura, alle quali sono state presentate le linee guida, siano d’accordo e che la situazione pandemica non peggiori.
Per il Comune, comunque, è di fondamentale importanza che il Carnevale si faccia, per dare un segnale di positività (ovviamente non nel significato medico dell’accezione) e far ripartire la filiera turistica in città, che non è fatta solo di alberghi, bar e ristoranti, ma investe quasi tutta l’economia veneziana.

«Il Carnevale di Venezia si fa come possiamo farlo, ma certamente si farà - ha detto il sindaco Luigi Brugnaro ieri su Radio 24 - noi pensiamo che non sarà un Carnevale di massa con assembramenti, ma sarà diffuso con tanti spettacoli e situazioni che avverranno nei luoghi della città. Ci sarà la possibilità in piazza San Marco di farsi riprendere su una macchina che abbiamo immaginato per poter testimoniare la propria presenza. Sarà un Carnevale diffuso - ha concluso - forse anche molto di qualità, evitando le grandi masse».

Ieri c’è stata una riunione fiume tra Comune e Vela per mettere giù una traccia. L’idea cui sta lavorando il direttore artistico Checchetto è proprio quella di un Carnevale diffuso, senza assembramenti e, se possibile di alta qualità. La base di quello che sarà poi portato a Ulss e Prefettura prevede attività nei campi di Venezia e nelle piazze di terraferma (esclusa, al momento, piazza Ferretto) realizzando tanti “punti Carnevale” in cui ogni ora escono degli artisti che avranno a disposizione un piccolo spazio scenico. Ci saranno saltimbanchi, frammenti di commedia dell’Arte, piccoli interventi musicali in spazi che saranno costantemente controllati da steward per evitare ogni genere di assembramento. Gli spettacoli ci saranno il 12-13 febbraio, il 19 e 20 e da sabato 26 fino a martedì 1 marzo. Gli spazi non sono stati definiti del tutto, ma si parla di Santa Margherita, San Giacomo da l’Orio, via Garibaldi, piazza di Favaro, Lido, Pellestrina e poi ce ne saranno probabilmente in ogni località. A Venezia saranno 5 o 6 i punti Carnevale.

Come detto, non ci saranno manifestazioni a San Marco, non ci sarà neanche il corteo delle Marie e nemmeno la festa veneziana sulle rive del rio di Cannaregio. A San Marco ovviamente si potrà accedere liberamente anche vestiti in maschera e la direzione artistica sta approntando la macchina scenica per i selfie, il cui utilizzo sarà subordinato al consenso sulla privacy, visto che le foto saranno pubblicate in rete. Consenso che sarà possibile prestare sia in loco che in fase di prenotazione sul sito di Carnevale. Ovviamente anche a San Marco ci saranno gli steward (oltre alle forze dell’ordine) a tenere sotto controllo eventuali situazioni di assembramento.

Al momento sono confermati i dinner show al Casinò organizzati da Vela e tutti quelli privati, nei palazzi e negli alberghi. Si accederà con green pass e non si potrà ballare. Però si consentirà a tanti visitatori di partecipare (e di far girare la macchina economica che sta dietro a tutto questo). Vela sta cercando di approntare un palinsesto di eventi serali nei musei, da affiancare aquello dei teatri e anche un doppio spettacolo sull’acqua all’interno dell’Arsenale, a numero chiuso e con green pass, da realizzare alle 19 e alle 21. 
Infine, anche la festa delle Marie si farà, ma sarà più intima, nel senso che venendo meno il corteo, ci saranno uscite alle varie cene e feste in maschera. A breve sul Gazzettino (parner dell’iniziativa con “Venezia è” e Vela, da un’idea di Bruno Tosi) ci saranno tutte le informazioni sulla partecipazione.

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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