Simula due furti in casa per poter rubare alla nonna, smascherato il nipote

Mercoledì 19 Febbraio 2020 di Filippo De Gaspari
Simula due furti in casa per poter rubare alla nonna, smascherato il nipote
SPINEA - Due furti in casa nel giro di pochi mesi, uno strano scompiglio, quasi artefatto, nelle stanze e soprattutto nessun segno di effrazione, né alla porta, né alle finestre. Erano da subito sembrate strane le circostanze delle due intrusioni in casa ai danni di una 84enne, che vive a Spinea con il nipote. E infatti i sospetti dei carabinieri non erano infondati: messo sotto torchio, il nipote ha confessato. Erano suoi i furti, per un valore di circa 2.500 euro, inscenati nella dimora della nonna con cui conviveva. 
Nei guai è finito D.M.. Il 22enne prima ha spillato all’anziana parente 500 euro in contanti, poi le ha svenduto online un sofisticata aspirapolvere da 2500 euro, il celebre “Folletto”. Ladro e derubata vivono nella stessa casa e i fatti risalgono all’estate e all’autunno scorso. Tra le mura domestiche l’anziana subisce un primo furto a luglio, 500 euro in contanti spariti dal tavolino dove li aveva lasciati. Ai carabinieri, a cui si rivolge per sporgere denuncia, la donna racconta di essere rientrata dopo aver fatto la spesa e di aver trovato le stanze in disordine; non aveva più trovato, invece, le banconote prelevate il giorno prima. I militari vanno in sopralluogo e verificano che le camere sono effettivamente sottosopra; ma il disordine appare strano, quasi “preparato” e quel che più insospettisce è che non ci sono segni di effrazione in nessun infisso. Ci può stare la circostanza, considerata l’età della padrona di casa, di una porta o di una finestra lasciata incautamente aperta, con un malvivente che ne ha approfittato. Ma dopo tre mesi succede di nuovo, con le stesse modalità. A ottobre un nuovo furto e a sparire stavolta è l’aspirapolvere di ultima generazione, pagato quasi 2500 euro. Anche in questo caso i carabinieri di Spinea ricevono la denuncia della donna. Il sopralluogo conferma gli stessi sospetti di quello dell’estate: grande disordine, ma “selettivo”, e nessun infisso forzato. 
L’indagine imbocca una strada precisa dopo che, raccolte le testimonianze del nipote, apparse confuse e contraddittorie, i carabinieri scoprono che il ragazzo ha venduto per poche centinaia di euro il “Folletto” con un annuncio su Facebook.
Messo alla strette, il 22enne confessa: si era inventato tutto per nascondere le sottrazioni alla nonna e aveva inscenato il disordine per farle sembrare furti. A quel punto, cuor di nonna, l’anziana ha ritirato la querela contro ignoti, pronta a perdonare il nipote a cui evidentemente non bastavano più le mance. Per il giovane però è scattata un’altra denuncia, in stato di libertà, per simulazione di reato.
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