MESTRE - Si va dai ferrei divieti, come quello di annaffiare gli orti di giorno, alle raccomandazioni di buon senso, compresa quella di non lavarsi i denti lasciando scorrere invano l’acqua, perché non bisogna sprecarne neanche una goccia.
NEL MIRANESE
A fronte dell’emergenza siccità e dello stato di crisi idrica, confermato dalla Giunta regionale del Veneto con provvedimento del 22 luglio, i sindaci dell’Unione dei Comuni del Miranese (Martellago, Mirano, Spinea, Salzano e Noale), a cui si aggiunge Dolo in Riviera, erano già scesi in campo diffondendo un comunicato alla popolazione ma ieri, stante la gravità della situazione, hanno ritenuto di rafforzare gli “inviti” emanando ciascuno per il proprio Comune una ordinanza sindacale “gemella“ che impone, per il momento fino al 31 agosto, tutta una serie di divieti di prelievo e consumo d’acqua dall’acquedotto per “usi” non indispensabili quali il lavaggio di cortili e piazzali, delle auto (esclusi gli autolavaggi, che paradossalmente potrebbero beneficiare della situazione dato che i veicoli si potranno lavare solo qui) e gli “emungimenti” per scopi voluttuari quali fontane ornamentali e piscine.
I DIVIETI
Vietato quindi annaffiare prati e giardini, a meno che non lo si faccia recuperando acqua piovana (ce ne fosse), irrigare gli orti nella fascia oraria 10-19, quando l’evaporazione è massima, riempire piscine, pubbliche e private.
LE SANZIONI
I trasgressori rischiano sanzioni che vanno, per i regolamenti comunali come questo, da 25 a 500 euro: disposte anche misure di controllo delle forze dell’ordine per far rispettare l’ordinanza, anche se il vero nocciolo della questione è sempre questo.
IN RIVIERA
Anche il sindaco Gianluigi Naletto ha emesso ieri un’ordinanza per la limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile sino al 31 agosto. I divieti e le deroghe sono simili a quelli del Miranese. È fatto divieto nel territorio comunale di Dolo, in particolare, il prelievo e il consumo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per il lavaggio di aree cortilizie, piazzali e veicoli (con esclusione degli autolavaggi) e per l’alimentazione di fontane ornamentali, zampilli e piscine. Ancora, il prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico ed in particolare per l’irrigazione/innaffiamento di giardini e prati. E’ concessa ai cittadini la possibilità di utilizzare la rete idrica per l’irrigazione delle aree ortive prima delle 10 e dopo le 19. Inoltre il riempimento delle piscine, nonché il rinnovo anche parziale dell’acqua, è consentito esclusivamente previo accordo scritto con il gestore della rete di acquedotto. Restano consentiti ed ammessi i prelievi di acqua dalla rete idrica esclusivamente per normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile. Nell’ordinanza si precisa che saranno posti in essere i dovuti controlli a cura degli organi di vigilanza in ordine al rispetto dell’ordinanza.