Allarme siccità, sindaci in prima linea per la lotta agli sprechi

Venerdì 17 Marzo 2023 di Tomaso Borzomì
Brenta

VENEZIA - L'emergenza legata alla siccità ha portato i sindaci e gli assessori soci del gruppo Veritas a incontrarsi per fare il punto della situazione. Nel corso del Comitato di controllo analogo della municipalizzata, tra le altre cose, è emerso che il cuneo salino a Chioggia è già ai livelli che solitamente si rilevano in estate.

Un anticipo di stagione che è dettato proprio dall'assenza di precipitazioni e quindi dalla derivante carenza di acqua dolce. Questo significa che il mare risale e Veritas è costretta a bloccare il funzionamento dei potabilizzatori, andando a tamponare con l'utilizzo del bacino di lagunaggio. Una soluzione che fa sì che una sorta di laghetto artificiale faccia da serbatoio di acqua potabile da distribuire nelle zone che si approvvigionano nell'area. Un problema legato proprio alla scarsa capienza idrica e non al consumo, per la quale la raccomandazione è proprio riferita ai comportamenti dei residenti.

STOP AGLI SPRECHI
Non bisogna sprecare acqua, spiegano da Veritas, per non trovarsi un domani a dover rimpiangere interventi più pesanti. Nel corso dell'incontro, il comitato ha analizzato i dati più significativi sullo stato attuale e alcune delle attività intraprese dalla società per fronteggiare la stagione di siccità che prosegue da oltre un anno, visto che l'inverno non ha contribuito a rasserenare la questione. Fiumi e laghi del territorio sono in sofferenza, ma l'azienda rassicura sul fatto che si stia procedendo con gli investimenti per salvaguardare uno dei beni più preziosi del secolo, cioè l'acqua. Ad esclusione di fognature e depurazioni, sono 40 i milioni spesi da Veritas nel settore acquedotti e approvvigionamento idrico. Sempre restando nel novero dei dati, è il presidente Vladimiro Agostini a rasserenare sulle perdite: «Non abbiamo mai abbassato la guardia. Anzi, stiamo lavorando con il massimo impegno per evitare disagi ai cittadini e, se necessario, presto chiederemo agli organi competenti di poter utilizzare nuove fonti di approvvigionamento. In particolare, gli sforzi maggiori sono rivolti alla riduzione delle perdite in rete, che adesso oscillano tra il 30 per cento e il 35 per cento, a seconda delle zone. Queste perdite, che comunque non sono tali perché l'acqua che esce non va sprecata, ma comunque torna nella falda, si concentrano soprattutto nelle reti più obsolete o in quelle di maggiori dimensioni, ad esempio le adduttrici che portano acqua dai punti di prelievo alle centrali di rilancio e distribuzione».

SENSIBILIZZAZIONE
Gli fa eco il presidente del comitato di controllo analogo, il sindaco di Mirano Tiziano Baggio, il quale ammonisce sull'utilizzo: «Siamo consapevoli che la situazione è difficile e che rischia di diventarlo sempre di più, per questo abbiamo assicurato il nostro impegno per sensibilizzare tutti quanti, cittadini compresi, sull'uso corretto dell'acqua e sulla riduzione degli sprechi. Si tratta di piccoli gesti, che però possono risultare essenziali in periodi difficili come quelli che stiamo vivendo. Ad esempio sarebbe molto utile contenere gli sprechi causati dai pozzi liberi». A concludere le considerazioni è il direttore generale di Veritas Andrea Razzini: «Al momento lo stato di severità idrica nel nostro territorio è medio. Gli acquedotti e gli utilizzi idropotabili dell'acqua impattano per meno del 10 per cento sul totale dei consumi idrici e su tutti gli altri usi».
 

Ultimo aggiornamento: 13:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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