Sgombero obbligatorio, rischiano gli anarchici che occupano gli edifici

Sabato 6 Ottobre 2018 di Michele Fullin
Sgombero obbligatorio, rischiano gli anarchici che occupano gli edifici
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VENEZIA - La tutela dell'ordine pubblico, anche se questa eventualità si dovesse effettivamente presentare, non può esimere la pubblica amministrazione dall'esecuzione degli sgomberi per occupazione abusiva di edifici. Una sentenza recentissima della Corte di Cassazione (è stata pubblicata giovedì) ribadisce ciò che dovrebbe essere consolidato da secoli nel diritto almeno dei Paesi occidentali: se non si interviene per tutelare la proprietà privata si pone in essere una condotta illecita, a prescindere dai timori per cui si compie questa omissione. In sostanza, la sentenza 24198 del 2018 sostiene che il Diritto non ammette atteggiamenti attendisti da parte della pubblica amministrazione una volta che sia stato emesso un provvedimento di sgombero da parte della magistratura. Il caso riguarda due immobili interamente occupati per anni a Firenze per i quali il Ministero dell'Interno dovrà essere  condannato al risarcimento del danno subito dalla proprietà. La sentenza conferma l'orientamento che la Suprema Corte ha fin dal 1962 in questo campo a proposito del rifiuto di assistenza con forza pubblica di fronte a provvedimenti del giudice. «Se la pubblica amministrazione ardisce a sindacarne l'opportunità - si legge nel provvedimento - tiene una condotta illecita». E poi: «tollerare il crimine, per di più commesso da masse organizzate di persone in pregiudizio di cittadini indifesi è una ben strana tutela dell'ordine pubblico», «La circostanza che l'immobile altrui sia occupato illecitamente per necessità abitativa, piuttosto che per protesta, per gioco, per esercitarvi attività associative, è del tutto irrilevante».

IL CASO VENEZIA
Con una giurisprudenza consolidata nel tempo, i problemi di occupazioni abusive sparsi sul territorio comunale, dovrebbero essere tutti risolti, visto che le forze dell'Ordine dovrebbero immediatamente eseguire gli sgomberi. A Venezia, però c'è un'altra situazione: pare ci sia anche un differente orientamento della magistratura tale che difficilmente si arrivi alle ordinanze di sgombero o che, comunque, le querele non abbiano seguito per i motivi più diversi. Anche a occupazioni da parte di gruppi organizzati di persone di cui si temono in qualche modo ritorsioni sull'ordine pubblico. Un caso eclatante è quello dell'ex Ospizio Contarini, occupato da novembre 2013 da un gruppo di persone che si definiscono anarchici insurrezionalisti. la denuncia dell'11 novembre 2013 fu seguita da una richiesta di archiviazione a tempo di record: una settimana. La denuncia del 10 dicembre 2015 giace in qualche cassetto e probabilmente sarà andata persa. Eppure si tratta di un bene pubblico, un edificio del Trecento di proprietà dell'Ire, istituzione che si occupa della tutela delle persone anziane del territorio.

IL DECRETO SICUREZZA
Se l'Ire, malgrado le indicazioni della Cassazione sul tema, non ha finora ottenuto il titolo esecutivo, anche il Comune, per molte occupazioni di alloggi, la menta la stessa situazione: nessun titolo esecutivo per le lungaggini della procedura, che spesso porta a un binario morto. Se ci sono minori di mezzo poi, apriti cielo. 
A questa situazione in cui nessuno si prende a cuore le occupazioni potrebbe rimediare il Decreto sicurezza, emanato dal Governo e appena controfirmato dal Capo dello Stato. Le nuove norme prevedono l'obbligo di fare un elenco degli immobili occupati e poi di pianificare a livello provinciale gli sgomberi, istituendo delle sedute dei Comitati per l'Ordine e la sicurezza pubblica in cui sia presente anche un magistrato indicato dalla Procura e rappresentanti della Regione e degli Enti locali.
Ultimo aggiornamento: 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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