«Mio marito, vigile decorato. Ora mi sfrattano da pensionata»

Venerdì 3 Agosto 2018 di Giorgia Pradolin
«Mio marito, vigile decorato. Ora mi sfrattano da pensionata»
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VENEZIA - L'emergenza sfratti per le finite locazioni si fa sempre più acuta in centro storico, e non ha pietà per nessuno, nemmeno per i familiari di chi ha trascorso la vita all'insegna del servizio per la città. Sei casi al giorno a Venezia, e tra questi ci sono anche la vedova e il figlio di Roberto Bonaldo, agente di lunga data e storico presidente del Gruppo Sportivo Polizia Municipale Venezia, mancato nel 2009. Ancor oggi, in sua memoria, si organizzano regate e partite di calcio, i due sport in cui Bonaldo andava forte e con i quali aveva portato lustro e riconoscimenti all'Associazione dilettantistica. Bonaldo ha lavorato nel Servizio navigazione del Corpo dal 1971 fino al 2009, anno in cui andò in pensione e morì, dopo pochi mesi, a causa di una malattia. Si era sposato nel 1971, andando a vivere in affitto in un'abitazione a Santa Croce, vicino al campo San Giacomo dall'Orio. Una casa che  negli anni ha cambiato tre volte proprietario e dove non possono più continuare a vivere la vedova e il figlio, dopo il mancato rinnovo del contratto d'affitto. Come sta accadendo a tante altre famiglie veneziane.

LA TESTIMONIANZALa vedova abita assieme al figlio che però non lavora, e vivono con 1.086 euro di pensione, a fronte di un affitto di circa 500 euro. «Quando siamo venuti qui, nel 1971 - racconta la veneziana - pagavamo 30 mila lire d'affitto. La casa è stata venduta da un privato ad un istituto, che a sua volta l'ha venduta ad un altro privato. Il 30 settembre del 2017 è scaduto il contratto di locazione, che non ci è stato rinnovato. Noi abbiamo sempre pagato puntualmente». E poi lo sfratto. «Siamo sempre stati seguiti dalle istituzioni - precisa la vedova - abbiamo già avuto due accessi con l'ufficiale giudiziario e altrettanti rinvii, l'ultimo pochi giorni fa con la forza pubblica, il 26 luglio. Ora speriamo che il Comune ci aiuti». La data del prossimo sfratto è il 26 settembre e all'orizzonte non ci sono novità. «Temo sia l'ultimo rinvio, ci faranno uscire». Da Ca' Farsetti era partita la richiesta ai nuovi proprietari di rinviare la data dell'uscita per la famiglia.

L'EMERGENZA«Seguiamo la vicenda da oltre un anno - conferma il segretario provinciale dell'Unione Inquilini, Matelda Bottoni - è uno dei molti casi che stanno facendo temere una nuova ondata di finite locazioni in centro storico e tutte a scapito di anziani. Confido in una soluzione, la signora ha tutta l'attenzione delle istituzioni». Resta l'amarezza di una città che manda via i suoi abitanti. «Questa casa l'ho amata tantissimo - spiega con amarezza la vedova, nata e vissuta a Venezia - ho trascorso una vita qui. Mi auguro che il Comune riesca a trovarci una sistemazione in centro storico, perché sono senza patente e senza macchina, sarebbe molto difficile in terraferma. Qui invece sono autonoma e vorrei continuare a vivere a Venezia».
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