Venezia, cuore e carattere: a Cagliari raggiunge il pari al 93' con Busio

Venerdì 1 Ottobre 2021 di Redazione Web
Busio autore del gol del pari
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CAGLIARI - Grande match del Venezia neopromosso che agguanta con pieno merito il pareggio nel recupero e costringe il Cagliari all'1 a 1. Ma anche l'ultima occasione è stata dei lagunari che rischiano il colpaccio al 95': Heymans scodella in area e trova la testa di Forte che sfiora il gol disturbato anche dal compagno di reparto Henry.
Forte protagonista anche nel pari con una giocata delle sue: indietreggia e scarica per Heymans che serve Busio.

Il centrocampista italo-americano calcia e sulla linea di tiro trova una fortunata deviazione di Caceres che beffa il portiere Cragno.

Zanetti nella ripresa scuote i suoi e cambia la coppia d'attacco cercando più profondità con Henry. Il Cagliari si abbassa, ma concede pochi spazi alle sortite dei lagunari, che comunque tengono palla e vanno vicino al pareggio con Crnigoj e lo stess Henry. Il Cagliari inizia a giocare con sufficienza e apre la strada al Venezia che aumenta i giri e trova un insperato pareggio al 93'. Crisi nera per i sardi che dopo 7 partite rimandano ancora l'appuntamento con la prima vittoria. Punto pesante, invece, per il Venezia, che sale a quota 5, in 17esima posizione.

La preparazione

Missione sarda per un Venezia al primo vero snodo cruciale del suo percorso ad ostacoli in Serie A. Il Cagliari affronta  gli arancioneroverdi nell'anticipo di una settima giornata tutt'altro che banale in quanto, sul prato dell'Unipol Domus, la penultima formazione in classifica ospita la terzultima.

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Peraltro proprio alla vigilia della seconda sosta del campionato, che nel prossimo week end lascerà spazio alle nazionali. Quattro i punti del Venezia, il doppio rispetto a un Cagliari che è l'unica compagine senza vittorie (assieme solo alla Salernitana, ultima della classe a quota uno) pur essendosi già giocato il jolly del cambio di allenatore: dopo tre uscite Leonardo Semplici è stato esonerato, il suo successore Walter Mazzarri però nelle successive tre gare ha raccolto a sua volta appena un pareggio (pur contro la Lazio) a fronte di due sconfitte.

Dopo aver perso al 94' per 2-1 al Penzo con lo Spezia, e per 2-0 a San Siro a testa alta contro il Milan, il team lagunare ha fornito lunedì scorso mentre gli avversari odierni riposavano avendo giocato 24 ore prima a Napoli una prestazione decisamente gagliarda al cospetto di un Torino arrivato a Sant'Elena come una delle compagini più in forma del momento.
I difetti palesati sono stati un po' sempre gli stessi, ma al tempo stesso sono stati rispolverati alcune pregi come l'intensità e l'aggressività, ingredienti che non possono non far ben sperare. Come detto il faccia a faccia di questa sera è un vero e proprio crocevia, in termini di classifica e soprattutto di convinzione psicologica di poter davvero inseguire la salvezza.
Vietato perdere è dunque il punto di partenza, avendo finora un bilancio in parità negli scontri diretti, con il già citato scivolone casalingo con lo Spezia che ha in parte vanificato l'impresa di aver vinto a Empoli, contro i toscani capaci 180' fa di sbancare il fortino cagliaritano.


IN EVOLUZIONE
Tattica e di interpreti, infatti mai come stavolta il Venezia pare indecifrabile. Caldara ha smaltito l'influenza ed è volato in Sardegna, come Vacca pur con un polpaccio dolorante. Il difensore ex Milan dovrebbe riformare la coppia con Ceccaroni davanti a Mäenpää, ma sugli esterni (con Schnegg lasciato a casa per riordinare le idee) potrebbe slittare a sinistra Mazzocchi con chance dal 1' per Ebuehi. Zanetti deve scegliere innanzitutto a chi affidare la regìa, con il gallese Ampadu favorito su un Fiordilino che sembra partire indietro sulla destra rispetto a un Crnigoj in crescita. A prescindere dal suo livello di stanchezza, il tecnico vicentino dovrebbe chiamare Busio agli straordinari, prima di raggiungere gli Stati Uniti per le qualificazioni al Mondiale. A sinistra a Kiyine, come contro il Torino, può arrivare la consegna del sali-scendi per modificare in ripiegamento il 4-3-3 in 4-4-2, completando poi il terzetto offensivo con l'intoccabile Johnsen e Okereke, quest'ultimo in pole position rispetto a Henry per provare a fare venire il mal di testa a Godin e Caceres. A casa oltre a Schnegg per scelta tecnica e agli infortunati Lezzerini, Haps e Sigurdsson, è rimasto capitan Modolo per una botta al ginocchio che dovrebbe superare in 10-15 giorni.
FACCIA A FACCIA
Ricordi alla mano, il Venezia in casa del Cagliari ha vinto una volta nel mitico stadio Amsicora (1-0 con rete di Callegari nella Serie B 57/58), un'altra al Sant'Elia (nella Serie A 98/99 grazie a un'autorete di Zanoncelli). Oggi, quindi, andrà a caccia del tris nella giovane e provvisoria Sardegna Arena. Le due formazioni tornano ad affrontarsi in Serie A per la prima volta dal febbraio 2000: dopo aver perso il primo incontro nella competizione contro i sardi nel 1966, i lagunari sono rimasti imbattuti in tutti i successivi cinque con tre vittorie; peraltro il Venezia ha mantenuto la propria porta inviolata in tre delle sei sfide di A col Cagliari, e contro nessun'altra avversaria ha registrato una più alta percentuale di zero subiti nella competizione. Sempre i numeri sembrano consigliare gli arancioneroverdi ad osare al tiro: quello di mister Zanetti è finora il peggior attacco del torneo con 4 gol in sei partite (come la Salernitana), in compenso però i rossoblù di Mazzarri hanno incassato più reti di chiunque altro da fuori area.  

Ultimo aggiornamento: 23:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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