SAN DONÀ DI PIAVE - Per convincerlo a versare loro 150 euro, il controvalore della cessione di una decina di dosi di marjiuana, lo hanno fatto salire nel bagagliaio di un'automobile, trattenendolo contro la sua volontà per circa mezz'ora. È per questo motivo che Klejdi Marina, 21 anni, di origini albanesi e Francesco Simeoni, 28 anni, nato in Brasile, entrambi residenti a San Donà, sono stati arrestati l'altro giorno con l'accusa di sequestro di persona ed estorsione ai danni di un coetaneo della zona.
LA DIFESA
Ad assistere i due indagati era presente l'avvocatessa trevigiana Luisa Gatto, anche in sostituzione del difensore d'ufficio del ragazzo di origini albanesi, l'avvocato Francesco Franchini. È probabile che, nei prossimi giorni, i legali decidano di presentare ricorso di fronte al Tribunale del riesame. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Stefano Buccini. L'episodio risale a giovedì scorso ed è stato denunciato da un ragazzo sandonatese, il quale si è recato dai carabinieri a raccontare l'accaduto subito dopo essere stato liberato. Il giovane ha riferito di essere stato invitato a salire nel bagagliaio di una vettura, e di averlo fatto spontaneamente, ma secondo il giudice è evidente che è stata la situazione di minaccia ad indurlo ad ubbidire alla richiesta della coppia. Mentre in aula si svolgeva l'udienza di convalida, all'esterno erano in attesa i familiari degli arrestati, visibilmente provati e preoccupati per le sorti dei due ragazzi che, a quanto risulta, sono senza precedenti. I carabinieri non hanno fornito alcun dettaglio in relazione all'operazione.