Sigilli ai terreni degli Hudorovich, 2 aree strategiche al terminal di Punta Sabbioni

Giovedì 15 Aprile 2021 di Giuseppe Babbo
Terreno a Ca' Savio
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PUNTA SABBIONI - Due lotti potenzialmente strategici, una superfice totale di circa 9 mila metri quadrati che si trova lungo via Dante Alighieri, a circa 50 metri di distanza dal terminal di Punta Sabbioni. È qui che si trovano i due terreni sequestrati a Romeo Hudorovich, attualmente in carcere, componente di famiglie e bande criminali Rom dedite a rapine, furti ed estorsioni. Un lotto di fatto diviso in due e destinato in una parte a frutteto e nell'altra a terreno edificabile. Nella realtà l'area non ha nulla di tutto ciò e si presenta completamente spoglia. Secondo gli inquirenti, l'acquisto sarebbe avvenuto una decina di anni fa per un valore di circa 160 mila euro. Con molta probabilità si è trattato di un investimento in prospettiva futura. I due terreni si trovano infatti a ridosso del terminal di Punta Sabbioni, principale porta di accesso per Venezia dell'intero litorale. Ma anche in una zona soggetta ai lavori del Mose e che per questo verrà completamente riqualificata con uno specifico piano di sviluppo urbanistico che prevede nuovi arredi urbani, piste ciclabili e approdi verso l'acqua. Senza dimenticare la possibilità di riqualificazione per il patrimonio edilizio esistente. Non è escluso che il terreno potesse essere usato per progetti futuri, per esempio per la realizzazione di un campeggio. Oppure di un parcheggio vista la vicinanza con il terminal delle motonavi.
GLI ACCERTAMENTI
In ogni caso ora l'area è stata sequestrata dai carabinieri del Norm e della compagnia di Mestre, assieme ai militari della stazione di Ca' Savio. Dagli accertamenti effettuati dagli inquirenti sembra che questa fosse l'unica proprietà dell'uomo sul litorale. L'Amministrazione comunale, una volta informata del sequestro, ha invece spiegato che l'uomo non aveva presentato alcuna richiesta o progetto per quei terreni. «Questa persona spiega la sindaca Roberta Nesto non ha mai presentato ai nostri uffici dei progetti o delle richieste per quest'area. Alla luce del sequestro non abbiamo motivo di temere situazioni di un certo tipo, non ci sono segnali preoccupanti e riteniamo questo episodio un caso isolato».
Ciò nonostante il livello di attenzione del Comune non viene meno. «Contro certe situazioni, ma nei confronti della criminalità in generale conclude Roberta Nesto , per quanto ci riguarda teniamo la guardia ben alta. Siamo convinti che mantenere un'alta soglia di attenzione, con continui monitoraggi del territorio, sia di estrema importanza per prevenire infiltrazioni o altre situazioni collegate alla criminalità».
 

Ultimo aggiornamento: 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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