Gita e selfie a Cortellazzo per vedere il Piave in piena

Venerdì 2 Novembre 2018
Gita e selfie a Cortellazzo per vedere il Piave in piena
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JESOLO - Come se fosse una nuova attrazione. O più semplicemente uno spettacolo della natura da vivere con i propri occhi. Anche se invece si tratta di un fiume in piena, di una spiaggia devastata dalla mareggiata e di tonnellate di rifiuti trascinati a riva dalla corrente. Boom di visitatori negli ultimi giorni a Cortellazzo, in particolare all'accesso al mare di via Dragan Cigan, la strada che conduce a due passi dalla foce del Piave. Ma anche alla spiaggia libera della pineta. Insomma, il posto giusto nel quale vedere in prima persona i danni provocati dalla mareggiata e dalla piena del fiume. Negli ultimi giorni in questa zona si sono visti numerosi visitatori, turisti compresi, con un picco delle visite registrato ieri pomeriggio, tanto che per almeno un paio di ore i parcheggi della zona sono rimasti al completo. Poco importa, perché l'alternativa è stata semplice: lasciare le auto in sosta lungo viale Oriente, all'occorrenza anche in divieto di sosta. Ma evidentemente l'emozione di vedere il Piave in piena e la spiaggia erosa, valeva il rischio di una multa. In ogni caso la sostanza non cambia e ieri sulla spiaggia di Cortellazzo, c'erano persone di tutti i tipi. Intere compagnie di amici, coppie di fidanzati, famiglie e genitori con figli al seguito. Giovani e giovanissimi che non sono mancati nemmeno nei giorni scorsi: vista la chiusura delle scuole per motivi di sicurezza, il posto giusto per la gita è stato la foce del Piave, nella quale immortalare con i telefonini gli effetti del maltempo, postando in tempo reale le foto sul proprio profilo Facebook e vivere in prima linea ciò che viene raccontato da giornali e televisioni. Ma già da due giorni, vista la numerosa presenza di curiosi, il comando della Polizia locale ha disposta la chiusura al traffico di via Massaua, la strada arginale che fiancheggia il Piave rimasta libera dalla auto e a completa disposizione dei soccorritori. 
G.Bab.
Ultimo aggiornamento: 21:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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