Scuole prese di mira dai ladri: 9 colpi in 2 settimane. Obiettivo: i distributori automatici

Martedì 13 Ottobre 2020 di Davide Tamiello
Scuola Aquilone alla Cipressina, presa di mira due volte

VENEZIA/MESTRE Stanno passando in rassegna, una ad una, tutte le scuole della città. Spesso (quasi sempre) l'obiettivo di questi ladri sono i distributori automatici di bibite, caffè, merendine. Solo che adesso i numeri cominciano a creare un caso: nove colpi a istituti scolastici dal 30 settembre, due solamente nella notte tra domenica e lunedì, al Barbarigo di Venezia e al liceo Morin a Mestre. Nei giorni scorsi, invece, era capitato per due volte alla scuola materna Aquilone della Cipressina, in via del Gazzato, e poi alla media Giulio Cesare, al liceo Guggenheim, alla primaria Vecellio di via Giardino, alla primaria Leopardi di viale San Marco, all'istituto secondario Manuzio. Normalmente, queste incursioni notturne sono soprattutto una scocciatura per i danni: il bottino, appunto, ammonta sempre a qualche euro al massimo. Ma adesso, in era Covid, la questione diventa anche sanitaria: ogni volta che qualche estraneo entra nelle strutture, la scuola si ferma. Come da procedura, infatti, è necessario ripartire da capo con le sanificazioni dei locali, e il più delle volte questo significa sospensione delle lezioni almeno per una giornata. Una grana che pesa tanto, soprattutto in un momento di ripresa complicata e travagliata, arrivata dopo mesi di stop forzato. 
GLI ULTIMI COLPI L'ultima notte ha visto, appunto, due episodi diversi e, secondo gli investigatori della polizia, riconducibili a due gruppi distinti di ladri (o vandali). Il primo a Venezia, all'istituto Barbarigo a Castello. L'intrusione è avvenuta alle 4.30 del mattino: a quel punto è scattato l'allarme e, probabilmente, i ladri non sono riusciti a portar via granché. Sul posto sono accorse le volanti lagunari per i rilievi. Qualcuno ha detto agli agenti di aver sentito il motore di un barchino avvicinarsi in quell'orario. E in effetti, nelle vicinanze, i poliziotti hanno trovato appunto un cofano lasciato alla deriva: sono in corso delle verifiche per capire se fosse stato rubato. 
Altro contesto il raid al liceo Morin della Gazzera. Il personale si è accorto che erano entrati i ladri solo ieri mattina. L'inventario di danni e ammanchi è ancora in corso, anche se anche in questo caso, per l'ennesima volta, l'obiettivo erano le macchinette. 
LE INDAGINI La memoria torna subito ai colpi dell'inverno scorso: allora Kevin Minto, 22enne di Marghera, aveva messo a segno una enormità di colpi identici (11 quelli contestati, che gli sono valsi una condanna a due anni di reclusione, anche se il sospetto è che ne avesse messi a segno molti di più) tra scuole e uffici: Gli uomini della squadra mobile lagunare gli hanno contestato di aver derubato, tra gli altri, l'Acli Service di Venezia, il bar Centrale di Marghera (con 600 euro di bottino), l'Apindustria di via Torino, la sede dell'Agenzia per le dogane di via Rampa cavalcavia (160 euro), il centro per l'impiego di via Sansovino, la Cgil, lo studio professionale Consulting di via Torino, il centro civico del parco Albanese, alla Bissuola e la Carrozzeria moderna di via Giustizia, che è finita nel mirino per ben tre volte in pochi mesi. Al momento, il giovane è ai domiciliari quindi si esclude che possa essere tornato in azione. Non è da escludere, però, che ci sia lo zampino di alcuni suoi vecchi amici: chi, cioè, in passato lo aveva accompagnato durante le sue scorribande. Questo, almeno, sul fronte delle scuole mestrine, l'ipotesi è che su Venezia invece ci possa essere un'altra banda. 

 

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