Maestro ultras della Salernitana: in classe fa dire una preghierina modificata ai bambini per la sua squadra. Scoppia la polemica

Domenica 8 Maggio 2022 di Marco De Lazzari
Foto di archivio
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VENEZIA - D'accordo, la Salernitana sta rimontando a tutta velocità verso una insperata salvezza in Serie A, male però non può fare chiedere un aiutino all'Altissimo. Questo deve aver pensato prima dello spareggio di giovedì scorso contro il Venezia, tanto da coinvolgere con trasporto i propri alunni, il maestro Riccardo della scuola elementare Matteo Mari di Salerno a poche ore dalla partita poi effettivamente vinta 2-1 dal team campano. Una commistione sacro-profano, o tifo-fede, che ha procurato un vero e proprio apriti cielo, con addirittura un'indagine da parte degli ispettori dell'Ufficio scolastico regionale. La richiesta dell'insegnante ai suoi giovani scolari è stata ripresa con un telefonino e, figurarsi, ha iniziato a girare di chat in chat su Whatsapp fino a sbarcare sui social network, con conseguente polverone alzato da chi non ha apprezzato o inteso la vena goliardica.


RACCOGLIMENTO
In sostanza dalla classe è stata innalzata un'Ave Maria riveduta e corretta, introdotta dall'improvvisato capopopolo con la postilla «affinché questa volta la Salernitana vinca senza farci soffrire», come poi verificatosi in campo visto che poca resistenza è riuscito ad opporre un Venezia ultimissimo e che già oggi potrebbe ritornare matematicamente in Serie B.

Il tutto, dopo l'amen collettivo, seguito dall'aggiunta in perfetto stile ultras di vari «hip hip hurrà», con tanto di «non ho sentito» per incitare i baby tifosi ad urlare più forte. Ma l'antipasto del clima caliente poi vissuto nel pomeriggio allo stadio Arechi, gremito da quasi 23.000 cuori salernitani e una ventina di veneziani (rimasti a casa per protesta contro una gara che, senza Covid tra i padroni di casa, si sarebbe dovuta giocare il 6 gennaio scorso), è proseguita con il maestro a richiedere ed ottenere il classico botta e risposta tra speaker e pubblico. «E se voi amate i granata battete le mani» l'assist prontamente raccolto, fino ad arrivare al tentativo di pronostico «Chi segna oggi? Milan?» e i bambini a rispondere in coro nominando il capitano «Djuric!». Una previsione per la cronaca rivelatasi sbagliata, visto che a condannare il Venezia sono stati gli italiani Bonazzoli e Verdi anziché il gigante bosniaco granata. Ma va da sè è solo un dettaglio, essendo state esaudite le preghiere dal successo che è valso alla Salernitana la (momentanea) uscita dalla zona retrocessione dopo mesi di agonia.


GLI STRASCICHI
Alla luce della imprevista manifestazione di entusiasmo e passione calcistica in classe, gli organi scolastici competenti hanno iniziato a raccogliere informazioni. Al fianco del maestro si sono già schierati i genitori appoggiando e la preside che ha apprezzato «lo sforzo di creare gruppo sostenendo la crescita di un sano fair play nelle giovani generazioni, occasione di allegria e coralità senza animosità verso l'avversario». Resta il fatto che la commistione tra fede religiosa e fede sportiva, ha suscitato più di una perplessità e mugugno. Ad ogni modo come detto i genitori, con una lettera indirizzata alla dirigente scolastica della Matteo Mari, Mirella Amato, hanno applaudito il maestro: «Lo ringraziamo per dare ai nostri figli momenti gioiosi post Covid e gli siamo vicini perché ha agito in buona fede e con finalità partecipative. I bambini si sono rallegrati con l'insegnante, la cui iniziativa è stata una forma augurale, socializzante per questo evento sentito in ogni parte della città». «Da questo la scuola dovrebbe trarre un insegnamento - prosegue la lettera- in quanto, oggi, occorre più che mai una scuola diversa per una società nuova, formativa non del passato, che è storia, ma del futuro, dell'era digitale in cui i nostri figli devono, fin d'ora, operare perché domani è già troppo tardi. Il maestro Riccardo ha trasferito ai nostri figli l'attesa e l'entusiasmo sportivo delle nostre famiglie e di tutta la città». E meno male.

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 07:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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