Test sierologici per 1.500 nel mondo della scuola. Spuntano i primi positivi

Giovedì 27 Agosto 2020 di Monica Andolfatto
A TAPPE FORZATE Dovrebbero essere circa 8mila gli addetti della scuola a sottoporsi al test
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 Nove nuovi contagi nelle ultime 24 ore in provincia: il totale dei positivi cala da 277 a 266 e i negativizzati salgono di 20 unità, per complessivi 2.555 da inizio pandemia. Invariato il numero dei deceduti che si ferma a 320 dopo il repentino incremento di sei decessi fra lunedì e martedì. 
E se rimangono i ricoveri nell’ospedale Covid di Dolo in area non critica - 15 le persone trattate - a destare preoccupazione è il nuovo ingresso in terapia intensiva. Un paziente proveniente da strutture esterne le cui condizioni con ogni probabilità di sono aggravate a tal punto da renderne necessaria la gestione nel reparto di rianimazione attrezzato a doc.

IL FRONTE SCUOLA
Continua a pieno ritmo la campagna di screening dedicato al personale scolastico, docente e non, nell’imminenza della riapertura fissata tra il 1. (nidi e infanzia) e il 14 settembre. Avviata lunedì scorso a seguito dell’intesa con i medici di medicina generale, il bilancio dei primi tre giorni di esami nel territorio di competenza dell’Ulss 3 Serenissima riporta un dato significativo: oltre 1.500 le persone - tra insegnanti, dirigenti bidelli, assistenti, amministrativi - che si sono sottoposti al test sierologico rapido. E all’interno di questa platea i positivi non mancano a conferma della validità e della necessità di tale monitoraggio per contenere il dilagare dell’infezione : cifre ufficiali a ora non ne vengono fornite, ma da quanto si è potuto appurare sarebbero nell’ordine di qualche decina. Si tratta di soggetti asintomatici di rientro dalle ferie non solo dall’estero ma anche dalla Sardegna.
LA PREVENZIONE
Soggetti che, come da protocollo, sono stati sottoposti immediatamente alla prova del tampone e che se anche questo ha confermato la presenza del virus, sono stati posti immediatamente in quarantena domiciliare fiduciaria. 
Sono una sessantina i medici di base che hanno dato la disponibilità a turnarsi nei sei punti di rilevazione messi a disposizione dall’Ulss 3, questa settimana e la prossima, dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17: ospedale dell’Angelo a Mestre, Civile a Venezia, ospedale di Dolo, distretto sanitario di Noale, ospedale di Chioggia, cittadella sociosanitaria a Cavarzere. 
Solo in centro storico, non essendoci la medicina di gruppo, l’azienda sanitaria veneziana ha provveduto a fornire il personale infermieristico necessario. 
I medici di medicina generale del Veneto orientale hanno preferito svolgere tale servizio direttamente nei loro ambulatori.

I SINDACATI
A preoccupare i sindacati è soprattutto la riapertura dal prossimo 1. settembre dei nidi delle scuole dell’infanzia che a Venezia sono quasi la totalità comunali.
«Il tema più delicato in questo contesto è il distanziamento unito alla sorveglianza sanitaria» commenta Daniele Giordano, segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica, annunciando l’incontro di stamani fra i rappresentanti dei lavoratori e i responsabili del settore a Ca’ Farsetti per condividere il percorso di ripresa dell’attività in piena sicurezza.
 

Ultimo aggiornamento: 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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