Germano Mancini morto per vaiolo delle scimmie, i sindaci dei paesi vicini: «Pronti a interventi di monitoraggio»

Mercoledì 24 Agosto 2022 di Luisa Giantin
Germano Mancini morto per vaiolo delle scimmie, i sindaci dei paesi vicini: «Pronti a interventi di monitoraggio»

MIRA - I sindaci del Miranese e della Riviera del Brenta sono pronti ad attivarsi, attraverso la Conferenza dei sindaci dell'Ulss 3 Serenissima, nel caso in cui la tragica vicenda del comandante dei carabinieri di Scorzè Germano Mancini, morto dopo aver contratto il vaiolo delle scimmie a Cuba, dove era in vacanza dal 15 agosto, dovesse coinvolgere anche il territorio.

A frenare l'attivazione dei protocolli di sicurezza previsti per casi come questi, dove è importante la ricostruzione dei contatti avuto dal soggetto colpito dall'infezione, è la scarsità di informazioni.

Pronti interventi di monitoraggio

«Pur non essendo stati ancora coinvolti ufficialmente sulla vicenda della morte del militare, che secondo le autorità cubane potrebbe essere avvenuta dopo che il sottufficiale aveva contratto il vaiolo delle scimmie, la questione suscita comunque preoccupazione afferma Andrea Martellato presidente della Conferenza dei sindaci - Come amministratori e come presidente della Conferenza dei sindaci non possiamo che ribadire la nostra disponibilità all'Azienda sanitaria. Siamo pronti, se necessario, ad attivare interventi di monitoraggio a livello locale, ma anche per mettere a disposizioni spazi o intervenire in varie modalità per gestire la vicenda. D'altra parte lo abbiamo già dimostrato con l'emergenza Covid in questi anni e con il virus West Nile».

Se, come sembra dai primi accertamenti, il maresciallo Mancini fosse partito per Cuba domenica 14 agosto, con il virus in incubazione, il contatto con l'infezione sarebbe avvenuto in Italia, visto che l'incubazione varia tra i 5 e i 20 giorni. È quindi da verificare se, e dove, sia stato contagiato. Il Ministero della Salute ha evidenziato come il contagio del virus del vaiolo delle scimmie avvenga attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico ed è trasmissibile dal momento in cui compaiono i sintomi e durante l'intero decorso della malattia. Mancini era già a Cuba da un paio di giorni quando ha avvertito i primi sintomi e l'arco dei contatti che potrebbe aver contagiato in Italia si riduce.

Indagine epidemiologica

La decisione di attivare un'indagine epidemiologica sui contatti stretti del militare e di avviare comunque una profilassi per i diretti interessati spetta comunque all'Azienda sanitaria veneziana. Nel frattempo però i sindaci attendono di conoscere gli sviluppi della vicenda e di capirne l'evoluzione, nel caso in cui potessero essere riscontrati altri contagi oltre al comandante Mancini.

«Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito ribadisce Martellato - È giusto però ricordare che la Conferenza dei sindaci è l'organismo rappresentativo delle Amministrazioni comunali, istituita in via prioritaria per gestire l'aspetto sociale del territorio, la cui competenza spetta proprio ai comuni. Questo ambito viene comunque utilizzato anche per le necessità di carattere sanitario poiché il sindaco è il primo responsabile della sanità del proprio territorio e deve essere informato e consapevole di ciò che accade. Detto questo sottolinea il presidente della Conferenza dei sindaci -, presumo che il sindaco di Scorzè Nais Marcon sia stata debitamente informata dall'Azienda sanitaria per quanto riguarda eventuali indagini epidemiologiche o indicazioni di profilassi per i presunti contatti stretti del comandante Mancini. Resta inteso che nel caso in cui la questione dovesse ampliarsi o complicarsi, e mi auguro che non lo sia - sottolinea Martellato -, si procederà quanto prima al coinvolgimento della conferenza dei sindaci dell'Ulss 3 Serenissima».
 

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