Scavo dei canali, il Porto investe 90 milioni: sarà riqualificata la banchina per le grandi navi

Venerdì 29 Ottobre 2021 di Elisio Trevisan
Scavo dei canali, il Porto investe 90 milioni: sarà riqualificata la banchina per le grandi navi

MESTRE .- Più di 90 milioni di euro investirà il Porto nei prossimi tre anni per lavori ed escavi dei canali. Nello specifico ieri il Comitato di Gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (Adspmas) ha approvato spese per 27,4 milioni di euro (di cui 3 milioni di euro destinati ai soli escavi) per il 2022, oltre 18 milioni per il 2023, e oltre 19,6 milioni di euro per il 2024.
Gli investimenti sono la voce più importante del documento approvato ieri all'unanimità che contiene il progetto di bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2022 con allegato il bilancio triennale 2022-2024, il programma triennale dei lavori, e l'elenco annuale di tali lavori.


GRANDI NAVI

Tra i vari interventi previsti nei prossimi tre anni, i primi e più importanti sono uno nel canale industriale Nord di Porto Marghera e un altro a Santa Marta. Il primo riguarda la riqualificazione della banchina esistente ex Vetrocoke nella sponda nord del canale industriale Nord di Porto Marghera: si tratta di lavori per 13 milioni di euro che consentiranno l'utilizzo della banchina come ormeggio temporaneo, per la stagione 2023, delle navi da crociera con stazza superiore a 40 mila tonnellate che, a causa delle limitazioni contenute nel decreto legge n. 103 del 20 luglio 2021 (il decreto Draghi sulle grandi navi), non possono transitare nel bacino di San Marco e lungo il canale della Giudecca.

La riqualificazione comprende le attività propedeutiche, la realizzazione di 200 metri di nuova banchina ai lati di quella esistente, le attività di adeguamento della viabilità e degli impianti, e la predisposizione di appositi locali necessari in fase di esercizio, oltre al dragaggio dei fondali con relativo conferimento dei sedimenti.


SANTA MARTA

Il secondo intervento, per altri 4 milioni di euro, è per la realizzazione della nuova viabilità a Santa Marta: si opererà lungo il viale della Scomenzera nel tratto compreso tra il ponte e l'attuale accesso al quartiere di S. Marta. Oltre alla realizzazione di carreggiate e corsie dedicate finalizzate al miglioramento dei flussi veicolari, il progetto prevede la creazione di parcheggi anche per veicoli elettrici nell'area che è stata ripresa in consegna da Rete Ferroviaria Italiana Spa, l'adeguamento funzionale delle piazzole per la sosta del servizio pubblico di trasporto urbano via terra, la costruzione di nuove isole ecologiche, un nuovo impianto di illuminazione e nuove aree verdi.
Quanto ai numeri economici il bilancio registra un risultato di amministrazione di oltre 12,7 milioni di euro, un risultato di parte corrente di oltre 16 milioni e uno economico di oltre 232 mila euro. Inoltre sul fronte della gestione finanziaria, il totale delle entrate si attesta a oltre 62,9 milioni di euro mentre il totale delle uscite ammonta a 70,9 milioni; è stato applicato l'avanzo di amministrazione presunto 2021 di oltre 20 milioni di euro. Continua a ridursi, infine, l'esposizione finanziaria in mutui attestandosi a poco più di 72 milioni di euro.


INCERTEZZE PER IL 2022

Relativamente al bilancio di previsione per il 2022, ieri il presidente dell'Adspmas, Fulvio Lino di Blasio, ha avvertito i presenti (per la prima volta c'era il segretario generale dell'Adspmas, Antonella Scardino, oltre ai rappresentanti di Regione e Città Metropolitana di Venezia, alla Direzione Marittima del Veneto rappresentata dall'ammiraglio Piero Pellizzari, e a Francesco De Nardo in rappresentanza del Collegio dei Revisori dei Conti) che bisogna tenere presente la particolarità del momento che i Porti di Venezia e Chioggia stanno vivendo per effetto della pandemia e delle novità normative emerse nel corso del 2021 che si ripercuotono sull'elaborazione della strategia anche finanziaria dell'Ente: e quindi, per il 2022, l'evoluzione legata ai decreti attuativi del Decreto Draghi sulle grandi navi, ad oggi non ancora emanati, potrebbe portare alla modifica del quadro finanziario dell'Ente e delle previsioni elaborate.

 

Ultimo aggiornamento: 09:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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