VENEZIA - Il diavolo, si sa, si nasconde nei dettagli. E infatti le telefonate – insignificanti dal punto di vista giudiziario e archiviate come “non inerenti all'inchiesta” - sono invece illuminanti per capire come funzionava il "sistema Mose". Come quella che intercorre tra Giovanni Mazzacurati e la moglie Rosangela. In discussione c’è l'impianto di condizionamento di casa Mazzacurati, a Venezia, che funziona male. «Bisogna cambiare le macchine... forse a noi conviene aumentare la potenza... le facciamo pagare al Consorzio», precisa Mazzacurati. E nelle chiamate non si parla solo dell'aria condizionata - una spesa comunque da 42mila euro - il “bancomat permanente” entra in azione per pagare viaggio e alloggio ai giornalisti invitati a vedere il Mose con Zaia, e non mancano i riferimenti anche ai più alti "gradi" della Lega...
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