Otto aziende nell'inchiesta: rischio maxi-multa, 20 giorni per discolparsi

Sabato 11 Febbraio 2017
Otto aziende nell'inchiesta: rischio maxi-multa, 20 giorni per discolparsi
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VENEZIA  - La Procura di Venezia ha chiuso il filone di indagine relativo alla vicenda Mose che vede coinvolte otto imprese che hanno lavorato alle barriere mobile e opere accessorie 'dimenticandosi' di controllare, secondo l'ipotesi d'accusa, se i loro manager davano dazioni, secondo la gestione dell'allora presidente del Consorzio Venezia Nuova (Cvn) Giovanni Mazzacurati, per 'spingerè l'opera a livello politico.

La nuova inchiesta è legata al decreto che prevede di indagare un'impresa che non controlla l'operato dei propri dirigenti. Nel fascicolo della Procura trasmesso al Gip ci sono Mantovani, Adria Infrastrutture, Consorzio Venezia Nuova, Condotte, Grandi Lavori Fincosit, Coop San Martino, Coedemar e Tecnostudio.

Le aziende potrebbero essere sottoposte a onerose sanzioni pecuniarie fino all'obbligo di chiusura.
Ora le imprese hanno 20 giorni per presentare le proprie memorie difensivi dopo di che i Pm titolari dell'inchiesta, Stefano Buccini e Stefano Ancillotto, potranno optare tra archiviazione e rinvio a giudizio. 
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