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di Tommaso Borzomì
VENEZIA «Non mettete il mio nome, sto cercando lavoro e non vorrei che si pensasse che approfitto di questa storia per avere un posto». È fatta così Sara: si è tuffata in un canale di Venezia, ha salvato un bambino di 7 anni che stava affogando, ha restituito quel piccolo ai suoi genitori e la sua preoccupazione è che qualcuno pensi che su questa storia ci marci. Del resto Sara ha imparato nella vita che nessuno ti regala nulla: è senza un lavoro e presto anche senza casa, dopo che l'hanno sfrattata due volte: prima da un appartamento in un palazzo trasformato in bed & breakfast, ora da un buco di 27 metri quadri che la proprietaria deve vendere. Storia comune e molti veneziani, spesso i più deboli. Ma Sara, dietro la sua timidezza, è forte. E racconta.Venerdì 16 Marzo 2018, 09:18