San Donà, la super truffa del web: pensa di vendere oggetti online ma il finto acquirente gli sfila 400 euro

Giovedì 8 Dicembre 2022 di Davide De Bortoli
San Donà, la super truffa del web: pensa di vendere oggetti online ma il finto acquirente gli sfila 400 euro

SAN DONÀ - Attenzione alle truffe sul web, «c'è chi ha ricaricato il conto del truffatore per una decina di volte». A lanciare l'allarme è stato il capitano Daniele Brasi, comandante della Compagnia dei carabinieri di San Donà, che martedì sera al Da Vinci era tra i relatori dell'incontro per prevenire truffe e furti promosso dal Comune, dalla rete del Controllo del vicinato.

LE SEGNALAZIONI

Brasi ha segnalato l'aumento dei raggiri informatici registrati negli ultimi anni. Un aspetto riscontato anche dalla Polizia locale con una media di una denuncia per truffa informatica ogni mese. Il lockdown ha portato, infatti, all'aumento del ricorso al web, ma il rovescio della medaglia consiste nelle truffe online che sono aumentate.

Per chi intende vendere qualcosa, il rischio è cadere nella trappola della ricarica Postepay allettato dalla possibilità di fare facili affari sulla piattaforme di compravendita come Subito.it e Marketplace. Il copione è sempre lo stesso: il venditore viene contattato al telefono da un acquirente che si dimostra interessato, e di solito non tratta sul prezzo. Viene promesso il pagamento dopo aver digitato a uno sportello Postamat il codice segreto dettato al telefono dall'autore del raggiro. In realtà il truffato, dopo aver inserito il proprio bancomat nello sportello, va ad inserire gli estremi della carta Postepay del truffatore, andando a ricaricare la carta dei questi con l'importo che, invece, avrebbe voluto ricevere in pagamento. Uno dei casi più clamorosi è accaduto un paio di mesi fa a un 40enne che pensando di ricevere 40 euro ha continuato a ripetere l'operazione una decina di volte. «Si è fatto convincere ha spiegato Brasi , il truffatore ha fornito il codice della propria Postapay, dicendo di effettuare il pagamento tramite il circuito: se lo inserisci vedi il pagamento, e non vedendo l'accredito ha continuato a ripetere l'operazione per una decina di volte, in totale versando 400 euro».

Il capitano Giuseppe Santucci, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza, ha sottolineato il proliferare delle truffe sul web con la tecnica del phishing, attraverso mail usate come esca per reindirizzare a siti fasulli. E il comandante della Polizia Locale Paolo Carestiato ha evidenziato anche l'aumento delle truffe registrate per le false assicurazioni-auto, ossia persone che pensano di essere assicurate dopo aver sottoscritto un contatto tramite social network o whasapp.
 

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