Profilo Instagram del sindaco "hackerato" dalla Russia: pubblicate foto sexy, caccia ai cyber-pirati

Domenica 7 Giugno 2020 di Davide De Bortoli
Il sindaco I San Donà di Piave Andrea Cereser
SAN DONÀ  - Profilo Instagram del sindaco Andrea Cereser hackerato dalla Russia. In questi giorni, dunque, i pirati informatici non hanno preso di mira solo il sito dell’Inps, ma anche quello del sindaco di San Donà. Cosa o chi abbia spinto un hacker straniero a violare il sistema informatico del social network e manometterlo resta un mistero. 

Nella notte di sabato, infatti, su uno dei profili di Cereser hanno iniziato ad apparire delle foto di giovani e giovanissime sconosciute. Prima una, poi due, e così via fino a una quindicina: niente scatti scandalosi ma un paio di pose seducenti, una donna discinta con la schiena tatuata che si affaccia ad un balcone e per lo più giovanissime in atteggiamenti ambigui, fotografate in interni o all’esterno in giardini o zone verdi. 

La pagina in questione, peraltro, non viene utilizzata dal sindaco del 2018, conta in totale 965 follower, ossia utenti che si sono registrati per visualizzarne i messaggi. 
Qualcuno di questi sandonatesi ieri ha messo “mi piace” anche alle foto in questione, forse non intuendo che il primo cittadino è stato vittima dell’attacco di un hacker. Tra le quindici immagini comparse in modo abusivo sono quattro gli scatti che, in qualche modo, possono rappresentare una conferma dell’origine russa dell’autore. 
L’ultima inserita, in particolare, riguarda un’auto con la scritta luminosa in cirillico: “Macchina Atc” e il simbolo di un centro tecnico Automat che si occupa di manutenzione, diagnostica e riparazioni di auto con sedi nelle regioni di Belgorod, nella Russia europea occidentale, e Voronezh, nella Russia sud-occidentale, poco distante dal confine ucraino.

Un’altra foto rappresenta una bambina immersa nella neve, forse un altro indizio che collega al territorio freddo a disposizione del cyber pirata. Una terza immagine sembra scattata da un’imbarcazione. Dal canto suo Cereser spiega che si tratta di un episodio spiacevole, «mi ha infastidito poiché le foto sono ambigue. Di regola utilizzo un altro profilo Instagram. Ho compiuto una segnalazione al gestore del social network, spero che le tolgano prima possibile. Ho pensato fosse inutile presentare denuncia perché l’indirizzo, appunto, rimanda alla Russia».
Forse si tratta di uno scherzo, oppure in materia di cyber sicurezza ci sono stati casi in cui dopo aver hackerato un account Instagram con qualche centinaia di follower, gli aggressori richiedevano meno di 100 dollari come riscatto per rimuovere il fastidioso contenuto, colpendo sia persone famose sia utenti comuni. 
 
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