San Donà. Mattia morto a 23 anni per un tumore, il dolore dei compagni di squadra: «Un bravo calciatore e un ragazzo d'oro»

Domenica 1 Ottobre 2023 di Fabrizio Cibin
Mattia morto a 23 anni per un tumore, il dolore dei compagni di squadra: «Un bravo calciatore e un ragazzo d'oro»

SAN DONA' - «Una famiglia meravigliosa, che non meritava questo grande dolore». Gli amici della famiglia Marchesello non riescono a darsi pace per la tragedia che l'ha colpita: Mattia Marchesello è venuto a mancare per un tumore al cervello con cui ha cercato di lottare per due anni, con grande forza, ma anche con grande coraggio, lo stesso che, fino alla fine, ha distribuito a tutti coloro che gli sono stati vicini; una malattia diagnosticata circa due anni fa.

IL RICORDO

Il ragazzo giocava a calcio, come il papà Sebastiano (che ora allena), cresciuto nel Noventa; per prepararlo al salto in prima squadra era stato dato in prestito al Gainiga e poi al Meolo, dove però non c'è mai stato a ausa proprio della malattia. «Tutta la società si unisce al dolore della famiglia, stringendosi forte a loro - il pensiero del Noventa - Mattia è sempre stato un ragazzo d'oro, come giocatore e, soprattutto, come persona».

Così anche i dirigenti della Liberta Ceggia 1910.

Saranno presenti anche loro alla cerimonia funebre che sarà celebrata martedì 3, alle 11, in Duomo; il rosario domani, lunedì, alle 20.30, nella cappella dell'Oratorio don Bosco. Una tragedia che ha colpito molto la collettività, per la giovane età. E commosso per la forza che Mattia ha dimostrato, al punto da lasciare dei messaggi, intrisi di coraggio e speranza, fatti scrivere dalla mamma Camilla (su sua dettatura), a familiari ed amici.
Ed un ultimo fatto scrivere dalla psicologa che lo ha seguito in questo percorso, consegnato ai genitori subito dopo essere mancato. «Lo vorrei solo ringraziare il pensiero della mamma perché mi ha reso una mamma fortunata e orgogliosa di lui». L'ultimo pensiero di Mattia: «Voglio che le persone mi ricordano con il sorriso. E voglio che tutte le persone che pensano a me, lo facciano con il sorriso». Questo era Mattia.

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