Mozione a favore degli Alpini, scontro di un'ora in consiglio comunale

Giovedì 26 Maggio 2022 di Davide De Bortoli
Battaglia in consiglio comunale sulla mozione a favore degli alpini
1

SAN DONÀ - Gli Alpini accendono la polemica in consiglio comunale. Gli animi si sono infiammati nella seduta di martedì scorso, con il sindaco Andrea Cereser uscito dall’aula, quando il capogruppo leghista Giuliano Fogliani ha presentato una mozione con la richiesta di manifestare “vicinanza agli Alpini” e dedicare loro un luogo pubblico in città.

La discussione, a tratti accesa tra botta e risposta di maggioranza e opposizione, è durata oltre un’ora.

MAGGIORANZA

La maggioranza ha proposto un emendamento in relazione ai recenti fatti accaduti nell’adunata di Rimini. «Da 20 anni le penne nere hanno una sede al paco Europa – ha attaccato Maria Grazia Murer, capogruppo del Pd – in questo momento non si può fare finta di niente. Abbiamo chiesto di aggiungere: “la storia gloriosa degli Alpini di recente è stata macchiata da inqualificabili comportamenti di molestie sessuali che hanno accompagnato la 93° adunata nazionale e che erano già comparse nelle adunate di Trento e Milano, rischiando di compromettere la reputazione degli Alpini. In questo richiamando la posizione del presidente dell’Ana Sebastiano Favero, altrimenti sarebbe un atto ipocrita. Riconosciamo il valore della storia del corpo e si capisce la mozione è calata dall’alto, senza aderenza alla nostra comunità. Ma evidentemente la minoranza ha preferito la bocciatura».

Sulla stessa lunghezza d’onda la pentastellata Cinzia Montagner: «una mozione fuori luogo, sembra fatta apposta per “salvare” gli Alpini, sono d’accordo con Murer». In maggioranza unica voce fuori dal coro quella del consigliere Roberto Battistella (Cittàinsieme) che ha ricordato di aver fatto parte del corpo nel ’76 e partecipato a numerose adunate, «per cui pensavo di uscire dall’aula ma non mi sento rappresentato dalle parole di Murer a nome dalla maggioranza. Mi stanno strette quelle due righe che vanno a togliere cento anni di storia».

MINORANZA

La minoranza ha dato battaglia. «La violenza sessuale e una parola di troppo non sono la stessa cosa – ha replicato Massimiliano Rizzello (Fdi) – Chi sbagliato pagherà le conseguenze, ma la mozione conferma che gli Alpini meritano rispetto». «Questione di lana caprina – ha rincarato Francesca Pilla – in un gruppo di uomini, purtroppo, ci sta il commento ma la violenza sessuale non è assimilabile. È evidente che c’è stata una strumentalizzazione delle femministe». «Non accogliamo cambiamenti al testo – ha replicato Fogliani – Polemiche inutili, pretestuose, quelle della maggioranza. La mozione della Lega esprime vicinanza agli Alpini, ne riconosce la valenza sociale, culturale, popolare e identitaria. Tutti condanniamo le molestie senza mezze misure, ma non vogliamo che questo sia associato a chi indossa un cappello con la piuma». «Sono allibita dalle dichiarazioni vostre e da quelle di Battistella – ha aggiunto la consigliera di maggioranza Alessandra Patti (Fare Civico) - l’emendamento ha un valore per la mozione. Spero non abbiate figlie che subiscano molestie». La mozione è stata respinta con 14 voti contrari di maggioranza e 5 Stelle, 8 favorevoli di Lega, Fdi, civica Pilla e Battistella (Cittàinsieme). 

Ultimo aggiornamento: 07:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci