Variante nigeriana, a San Donà la prima contagiata in Veneto

Venerdì 19 Marzo 2021 di Nicola Munaro
VACCINI Prosegue la campagna per immunizzare la popolazione mentre si scoprono nuove varianti di Covid
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IL BILANCIO
VENEZIA «Un campione prelevato in provincia di Venezia, nel territorio dell’Ulss 4, a febbraio, da un contatto con una persona positiva rientrata dalla Nigeria, appartiene alla variante nigeriana B.1.525». Si tratta di una donna del Sandonatese. 
A scriverlo è il quinto rapporto dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie di Legnaro che su mandato della Regione Veneto, analizza i tamponi inviati dalle aziende sanitarie del territorio alla ricerca delle varianti al coronavirus. 
IL PRIMO CASO
Quella isolata nel Veneto orientale è la prima variante nigeriana individuata in tutto il Veneto dall’inizio delle mutazioni del Sars-CoV-2, così com’era successo a febbraio quando nel Veneto orientale si era annidata la variante brasiliana, frutto di un contatto di un residente nel litorale con un padovano che l’aveva contratta di ritorno da un viaggio all’estero. E sempre un viaggio è stato il grimaldello con il quale la variante B.1.525 ha messo piede in provincia di Venezia. «Un campione prelevato ad inizio febbraio in provincia di Venezia - si legge ancora nel report dell’IzsVenezie - da un paziente venuto a contatto con un caso positivo di ritorno dalla Nigeria, è risultato appartenere alla variante B.1.525, conosciuta anche come variante nigeriana». E se per il Veneto è stato il primo contatto con la variante nigeriana, non lo è stato per l’Italia, dov’era già stata isolata in Campania, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte. 
«Il campione sequenziato presenta nella proteina Spike la mutazione A67V, già identificata in altri virus - spiega ancora il rapporto - Ad oggi non sono disponibili studi su questa variante. Tuttavia la presenza della mutazione E484K nella proteina Spike, osservata anche nelle varianti brasiliana e sudafricana potrebbe causare una riduzione della capacità neutralizzante degli anticorpi». Il timore è che proprio la mutazione nella proteina Spike, quella esterna al virus e attraverso cui si attiva la risposta immunitaria, potrebbe renderla più resistente ai vaccini, ma è ancora tutto in fase di studio.
IL BILANCIO DI GIORNATA
Bollettino pesante quello di ieri per il Veneziano che in ventiquattr’ore ha visto inanellarsi uno dopo l’altro 414 nuovi casi di contagiati dal coronavirus. L’effetto di quella che è la seconda variazione più importante dall’11 gennaio è stato di portare a 6.502 gli attualmente positivi e a 58.779 i casi totali dal 22 febbraio 2020. Leggera risalita dei ricoverati che sono 236 in tutto (+3) mentre restano fermi a 25 i pazienti in Terapia intensiva, dato stabile ormai da martedì sera. Tre, ancora, i decessi di giornata: il saldo complessivo arriva così a 1.760. 
LA SITUAZIONE VACCINI
Ieri pomeriggio l’Ema, l’agenzia europea del farmaco, ha riabilitato il siero anglo-svedese AstraZeneca, stoppato lunedì pomeriggio dopo presunti effetti collaterali, alcuni anche letali, avvenuti in Europa e in Italia. Le indagini e gli approfondimenti però hanno portato l’agenzia del farmaco continentale a dare il via libera all’utilizzo di AstraZeneca. E oggi l’Ulss 3 Serenissima e l’Ulss 4 Veneto orientale - dopo un passaggio con la Regione - ripredisporranno il piano di battaglia per somministrare il più alto numero di vaccini nel minor tempo possibile. Tutto lascia pensare che le vaccinazioni riprenderanno oggi pomeriggio per sfruttare al massimo la finestra del weekend
Domenica, presentando il maxi-piano, il dg dell’Ulss 3, Edgardo Contato, aveva annunciato 6mila vaccini al giorno sfruttando le sedi aperte in tutto il territorio. Lo stop delle fiale anglo-svedesi (che nel Veneziano sono 17mila per l’Ulss 3) ha però costretto le aziende sanitarie a riscrivere il ruolino di marcia immaginato: in questi giorni, con le sole dosi di Pfizer e Moderna a disposizione, l’Ulss Serenissima è riuscita a iniettare soltanto 2mila vaccini al giorno. 
Il riavvio della campagna con AstraZeneca alzerà il livello per forza, dal momento che torneranno a farsi vaccinare i dipendenti del mondo della scuola e le forze dell’ordine. Come si ripartirà - il quando è molto probabile sia oggi pomeriggio - e quali saranno le modalità individuate dalla Regione, lo si saprà solamente questa mattina.
Intanto da oggi sarà attivo il servizio di navetta da piazzale Roma messo a disposizione dal Comune per gli anziani convocati a vaccinarsi al Terminal 103 della Marittima. E lunedì entrerà in funzione anche il punto somministrazione di piazzale Roma, nei i futuri locali della sede della banca di Sondrio.
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Ultimo aggiornamento: 12:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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