San Donà piange il chitarrista Roberto Ortolan, il suo De Gregori

Lunedì 20 Aprile 2020 di Davide De Bortoli
Il musicista Roberto Ortolan, ucciso da un male incurabile
SAN DONÀ
Una vita dedicata alla musica quella Roberto Ortolan, chitarrista molto conosciuto a San Donà, che se ne è andato nel pomeriggio di sabato scorso. Avrebbe compiuto 61 anni il prossimo 25 agosto; era nato a Ceggia e negli anni Ottanta si era trasferito a San Donà. Si era diplomato geometra all’istituto “Pacinotti” di Mestre e in chitarra classica al “Bedenetto Marcello” di Venezia. Dal 2005 si era trasferito a Massa e poi a Pisa, in Toscana, dove un male incurabile lo ha strappato all’affetto dei suoi cari, tra cui la sorella Michela che lo ha assistito negli ultimi giorni, e dei tanti amici che aveva nel Sandonatese. Era stato, infatti, tra i fondatori dell’associazione “Musica Sì”, di cui era stato il secondo presidente, dal ’97 per circa tre anni, dando corpo alla prima struttura associativa che ha ricoperto un’area fino a quel momento scoperta, con l’obiettivo di promuovere la musica contemporanea, dal rock al jazz. «Era una persona riservata ma carismatica – spiega Giovanni Rizzo, primo presidente di “Musica Sì” – appassionato di blues, in tanti lo chiamavamo “maestro” sia per la sua competenza, sia per il suo tono di voce. Aveva dato impulso alla musica come forma di aggregazione nell’ex scuola elementare di Fossà, come sede dell’associazione e sale prova, raccogliendo tanti professionisti e giovani. Aveva fondato anche il coro “Postiz” di Ceggia con un repertorio jazz e pop». A ricordarlo anche l’assessore allo Sport, Stefano Serafin, che negli anni Novanta fece parte del direttivo di “Musica Sì”: «La sua visione di associazione era affascinante, da musicista autentico». Aveva insegnato lo strumento a molti allievi, agendo sia in forma privata, nel suo studio, sia con la scuola “Vivaldi” di San Donà. Molte le collaborazioni con artisti della zona tra cui Giovanni Giusto, fondatore del Teatro dei Pazzi; tra i suoi allievi il bluesman Alberto Toffoli in arte “Guitar Bo” di San Donà. All’attivo negli anni Duemila l’album “Canzoni in ombra”, realizzato assieme ai colleghi Enzo Moretto, Stefano Ottogalli, Andrea Fruzzetti, Moreno Marchesin.
L’ULTIMO DISCO
«A Massa aveva creato il trio “Motel Moretta” con Edoardo Giuseppini e Gian Maria Matteucci – spiega Marchesin – L’ultimo lavoro è del 2019, intitolato “Declinando il verbo”, dieci brani con cui avevamo ricomposto la band, con la collaborazione di Michele Bonivento. Spirito libero, Roberto era il “De Gregori” di San Donà, e come l’artista romano ci lascia tanta poesia. L’ultimo disco è diventato un dono per gli amici». Per quindici anni la sua chitarra aveva accompagnato sul palco anche il cantautore veronese Massimo Bubola nella “Eccher band” che ieri lo ha ricordato così: «Con Roberto ho condiviso chilometri di autostrada, di chiacchiere, di libri, di risate, di musica e poesia». Nella pagina Facebook di “Musica Sì” gli associati ieri hanno ricordato Ortolan alla rassegna “Non stop live music” del 2017, al teatro Astra, per festeggiare i 25 anni dell’associazione.
Davide De Bortoli
Ultimo aggiornamento: 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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