​San Donà. Caro energia: una stangata da 800mila euro in Comune: il gas schizza a 430mila

Venerdì 3 Febbraio 2023 di Davide De Bortoli
San Donà. Caro energia: una stangata da 800mila euro in Comune: il gas schizza a 430mila

SAN DONÀ - Rincaro energia: una stangata da 800mila euro per la casse del Comune. Tanto è costata alle casse pubbliche l'impennata dei costi del 2022, coperti ricorrendo in gran parte a risorse proprie.

A spiegarlo è stato l'assessore al Bilancio Daniele Terzariol al Consiglio comunale che ha approvato il bilancio di previsione 2023-2025, con 187mila euro accantonati per gli aumenti previsti nel corso di quest'anno. Per coprire il rialzo di gas ed energia finora il Comune ha utilizzato alcune delle nuove entrate dirottate per contenere gli aumenti e 162mila derivanti dall'avanzo libero di amministrazione.

GAS E LUCE

La voce più consistete riguarda il gas: quest'inverno è costato 430mila euro in più riscaldare scuole comunali, palestre, municipio, Palasport Barbazza, Teatro Astra, Biblioteca e Musei, gallerie civiche e altri edifici comunali. L'aumento dell'energia elettrica ha pesato per altri 370mila euro in più rispetto ai costi degli scorsi anni.
«Nella stesura del bilancio complessivo questi aumenti sono stati una spina nel fianco spiega Terzariol - Per gli uffici si è trattato di un grande lavoro di razionalizzazione dei costi e per la copertura che verrà garantita anche nel 2023. Tutte manovre che ci hanno permesso di mantenere la stessa importante quota di bilancio a disposizione delle politiche sociali a protezione di famiglie, persone a rischio d'esclusione, imprese, associazioni sportive e del terzo settore».

SERVIZI

«Nonostante le difficoltà di questi ultimi tre anni non abbiamo alzato alcuna imposta locale continua Terzariol - non abbiamo tagliato alcun servizio e nell'arco di dieci anni il debito comunale si è abbassato di meno della metà, passando da 29,5 milioni a 13 milioni. Sono stati mantenuti, inoltre, anche i servizi comunali non obbligatori, tra cui il trasporto scolastico (450mila euro), il contributo alle scuole paritarie (400 mila), quello per la mensa scolastica (230mila) o la gestione dell'asilo nido comunale (250 mila). Tra gli altri numeri-chiave iscritti a bilancio si segnalano: il ritorno a stabili valori pre-pandemia degli oneri di urbanizzazione (1,2 milioni), alienazioni e valorizzazioni per 1,6 milioni, la riduzione della rata annuale di abbattimento del debito a 2,2 milioni e la previsione di circa 11 milioni di contributi a investimenti. «La giunta e i dipendenti comunali hanno fatto un grande lavoro», riconosce il sindaco Andrea Cereser.

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