San Donà, il wc del cimitero è rotto: i parenti dei defunti fanno pipì tra le tombe. Il fioraio stufo paga l'idraulico

Venerdì 19 Agosto 2022 di Davide De Bortoli
San Donà, il wc del cimitero è rotto: i parenti dei defunti fanno la pipì tra le tombe. Il fioraio stufo paga l'idraulico
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SAN DONÀ - «Bagni per disabili rotti da circa un mese in cimitero, provvedo io». È quando spiega Angelo Montagner che con la moglie gestisce il chiosco di fiori all’entrata del camposanto di via Giorgione.

Montagner lamenta di aver segnalato al Comune che i bagni sono fuori uso da tempo, ma finora nessuno aveva riparato il guasto, per cui ieri mattina ha deciso di provvedere a proprie spese. «I bagni per le persone con disabilità non si potevano più usare – protesta il Montagner – e anche nei giorni scorsi per l’ennesima volta una persona ha chiesto di quali gabinetti potesse servirsi. Gli ho dovuto indicare l’altro gabinetto, dove per entrare la porta è molto stretta, è molto difficile passare per una persona con disabilità, quasi impossibile se in carrozzina».

Nel cimitero ci sono due postazioni per la toilette al servizio dei cittadini, l’una e l’altra vicino alle rispettive entrate al cimitero. «I bagni in viale Primavera funzionano – continua Montagner – ma in quelli di via Giorgione c’erra questo grande disagio. In mattinata ho provveduto, stanco di vedere le persone in difficoltà per non poter andare in bagno quando vengono a trovare i loro cari. Ho chiamato un idraulico che ha riparato i bagni che in pochi minuti sono tornati a funzionare. La spesa? Cento euro che ho messo di tasca mia, l’ho fatto per una questione di principio. Non potevo più sopportare, inoltre, di vedere qualche anziano che si appartava vicino ai cipressi, oppure in qualche campo tra le tombe, una scena indecorosa notata anche da altri sandonatesi che mi hanno segnalato anche il loro fastidio per le scene sconvenienti».

RIPARAZIONE

Montagner spiega che in modo informale aveva già proposto al sindaco Andrea Cereser di provvedere alla riparazione. «Il sindaco era venuto a fare un sopralluogo, constatando la situazione dei servizi pubblici e scattando delle foto – continua Montagner - l’ultimo messaggi che ci siamo scambiati via whatsapp risalgono al 20 luglio scorso, ma altre segnalazioni erano già state fatte in precedenza. Il sindaco aveva accolto il mio invito a tornare, confidando di riuscire a passare nelle prossime settimane, altrimenti a inizio settembre, spiegando di portare pazienza e di essere dispiaciuto per la vicenda dei bagni non ancora risolta».

SANZIONE

«Secondo le norme non avrei neppure potuto disporre la riparazione in assenza di un’autorizzazione del Comune – continua Montagner - ma è una questione che mi sono presa a cuore». Si tratta, infatti, di una procedura non regolare, per cui al fioraio potrebbe arrivare una sanzione. L’assessora ai Lavori pubblici Lorena Marin preferisce non commentare l’accaduto. «Non posso occuparmi di riparare i bagni – replica il sindaco Cereser - La segnalazione al personale comunale era stata fatta, si trattava di prenderla in carico in modo compatibile con tutti i programmi di manutenzione del personale del Comune. È chiaro che non si può mettere mano al patrimonio pubblico senza chiedere l’autorizzazione. Per l’eventuale sanzione valuterà il dirigente del Comune». 

Ultimo aggiornamento: 19:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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