Salvini con il bimbo profugo, alla mostra di Venice Factory anche la Polizia

Venerdì 1 Marzo 2019 di Alda Vanzan
La foto con la sagoma del ministro dell’Interno è stata appesa lunedì scorso alla vetrina di Venice Factory
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VENEZIA - Che ci fa il leader della Lega Matteo Salvini con un bimbo di colore, chiaramente un profugo salvato dai barconi che attraversano il Mediterraneo, tra le braccia? La foto con la sagoma del ministro dell’Interno è stata appesa lunedì scorso alla vetrina di Venice Factory, lo studio-galleria dell’artista veneziana Federica Palmarin che si trova a Venezia in Rio Marin, e da quel giorno non solo è bersaglio di un mix tra indignate critiche e apprezzamenti, ma è stata pure oggetto di un sopralluogo della polizia. Una “visita” che l’artista autore della foto non ha omesso di segnalare nel proprio profilo Facebook: «È venuta la polizia ma non mi hanno arrestato».
Lui è Erik Ravelo, scultore e pittore cubano scappato dall’isola di Fidel Castro quando aveva 18 anni. È stato direttore creativo di Fabrica, l’agenzia di comunicazione di Benetton Italia. Sue le foto dei leader mondiali che si baciavano, “Unhate” e quelle intitolate ”Gli Intoccabili” in cui piccoli innocenti senza volto vengono crocifissi sul corpo di adulti. La nuova provocazione è il leader della Lega con in braccio un piccolo profugo con addosso il giubbotto di salvataggio. 
Le reazioni alla sagoma esposta in vetrina - tecnicamente uno sticker - sono state varie: «C’è chi si è indignato ed è entrato per protestare - racconta Paola Fiorido, critico d’arte - Un giovane che si è qualificato di destra ha detto invece di apprezzare l’opera, mentre alcuni extracomunitari si sono fatti un selfie davanti alla vetrina. La verità è che un’opera diversamente interpretabile: si può pensare che il titolare del Viminale stia soccorrendo il piccolo, quindi Salvini che diventa salvatore. O che, al contrario, tenga in braccio il peso di questi profughi». Di certo quella sagoma non è passata inosservata: due barche della polizia si sono fermate davanti a Venice Factory con gli agenti che hanno filmato l’esposizione.
LE REAZIONI
«Federica Palmarin ha coraggio», ha commentato - in spagnolo e con termini decisamente più coloriti - Erik Ravelo su Facebook, complimentandosi con la giovane artista veneziana per la prima volta nei panni di curatore dell’esposizione. Intitolata “Revelation”, la mostra ospita anche l’opera sul “dito teso” del maestro Xante Battaglia, con le foto di Conte, Toninelli, Di Maio, Grillo e Salvini tutti con l’indice puntato. Ma sono esposte anche opere che hanno fatto storcere il naso a più di un visitatore, come “Lo sbarco degli alieni” di Emanuele Colombo, dove gli alieni sono i fedeli che sfilano in processione, o come Sante Pavia che ha posizionato la statuetta di un religioso su un orifizio. Non a caso la mostra è vietata ai minori di 18 anni. Doveva chiudere il 5 marzo, visto il pieno di visitatori sarà prorogata.
Al.Va.
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Ultimo aggiornamento: 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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