MESTRE - Una boccata d'ossigeno, nessuna tragedia, e un andamento abbastanza discreto, con una ripresa del 10% e una partita ancora aperta per i saldi estivi, penalizzati dall'emergenza Covid.
IN SOFFERENZA
Venezia soffre ancora, nonostante si sia avviato qualche ingresso dall'estero, soprattutto da Cina e Stati Uniti. «Patiscono un po' meno le spiagge spiega Gabriel - perché il turismo europeo non sta mancando, ma siamo lontani dall'avvicinarci a vendite pre-pandemia». Manca, ad opinione di Gabriel, la fiducia delle famiglie. L'invito è di acquistare nei negozi sotto casa, perché «offrono qualcosa in più: impegno, disponibilità, servizi digitali di e-commerce. Cerchiamo di essere moderni, all'avanguardia». Maurizio Franceschi, direttore di Confesercenti Metropolitana di Venezia Rovigo, sostiene che nonostante la campagna di vaccinazione abbia avuto dei risultati positivi, non ha rilanciato ancora i consumi. Il mondo della ristorazione per le limitazioni, e quello del commercio, a causa di diverse motivazioni legate alla paura per il futuro, hanno sofferto di più. «I consumi - dice Franceschi - sono il risultato di disponibilità economica e fiducia, ma nonostante i vaccini, il momento non ha portato a superare gli ostacoli. D'altra parte, era impossibile pensare che dopo un lungo periodo di contrazione, i saldi potessero risolvere i problemi».
Niente di straordinario o sorprendente: per il direttore di Confesercenti, la concorrenza dell'e-commerce continua ad avere un effetto negativo sui canali tradizionali. «Come nei mesi di pandemia - prosegue il direttore - anche nel periodo dei saldi, l'e-commerce ha condizionato gli acquisti». In quasi tutte le vetrine del centro di Mestre, in un Ferragosto rovente, appare la scritta saldi, con percentuali dal 10% al 70%. Tra i negozi di abbigliamento in Galleria Barcella, Marzia Piovesan, responsabile di Nanà, racconta di essere «a regime, in linea, non in calo». Non lontano, all'angolo con piazza Ferretto, c'è il Duca D'Aosta. «È un agosto sotto tono afferma Giorgia Piva, responsabile del negozio - Ho notato una minore attenzione per i saldi estivi e interesse per quelli invernali, i nuovi arrivi». Anche da Benetton sembra che la situazione non sia cambiata molto con la vendita estiva. «La gente non spende più come una volta - dice una commessa - forse dà meno priorità ai vestiti». Zancanaro Maglieria, uno dei negozi storici della piazza, conferma che quest'anno le vendite sono andate meglio, soprattutto di costumi. «Siamo partiti bene afferma Marco Cappelletto, responsabile del negozio di scarpe - abbiamo davanti settembre, per noi in saldo. Le sensazioni sono buone, speriamo che l'esperimento continui, si evolva bene a causa del Covid». «Il negozio si è ripreso più dell'anno scorso - dice Maurizio Cuman, titolare dello Spaccio 5 di via Mestrina - nonostante a Mestre ci siano stati tanti morti. Anche all'Outlet di Noventa e a Venezia i consumatori sono tornati».