Salario minimo a 9 euro l'ora: i "distinguo" degli Artigiani della Cgia

Domenica 12 Giugno 2022
Salario minimo a 9 euro l'ora: i "distinguo" degli Artigiani della Cgia

Parere favorevole al salario minimo legale a 9 euro lordi l'ora, purché, come riferimento, si consideri il Trattamento Economico Complessivo (Tec) e non la paga oraria. È la posizione della Cgia di Mestre che spiega  come il Tec oltre alla retribuzione lorda include anche il rateo delle mensilità aggiuntive (tredicesima e quattordicesima), del Trattamento di Fine Rapporto (Tfr), della quota dovuta agli enti bilaterali e di altri istituti di fonte contrattuale, come la Riduzione dell'Orario di Lavoro, i permessi e le ferie.

Se il calcolo della retribuzione oraria tiene conto anche di queste voci che compongono il cosiddetto salario differito, è evidente, così come ha avuto modo di segnalare nei giorni scorsi Confindustria, - aggiunge - che anche le associazioni datoriali più rappresentative degli artigiani e dei commercianti possono affermare con altrettanta fermezza che gli occupati in questi settori già oggi ricevono una retribuzione lorda oraria superiore a 9 euro.

Senza contare che, grazie alla storica cultura negoziale presente nel nostro Paese, è sempre più diffusa, soprattutto al Centro Nord, la sottoscrizione tra le parti sociali dei contratti di secondo livello (territoriali e/o aziendali) che, assieme al ricorso del welfare aziendale, consentono alle buste paga dei dipendenti di essere ancor più pesanti. Gli ultimi dati disponibili resi noti dall'Istat, segnalano che in Italia ci sono poco più di 700 mila apprendisti; vale a dire giovani assunti con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all'occupazione giovanile.

La durata del contratto varia in ragione della tipologia dello stesso: mediamente oscilla tra i 3 e i 5 anni. In linea generale, inoltre, la retribuzione mensile di un apprendista si aggira attorno agli 800 euro netti. L'importo è basso perché risponde alla filosofia di questo istituto che, introdotto nel 1955, è rivolto a under 30 che entrano nel mercato di lavoro senza alcuna esperienza lavorativa e al termine di questo percorso, grazie all'attività di tutoraggio realizzata dell'azienda che li ospita, acquisiscono una professione. Per contro, l'investimento realizzato dall'imprenditore viene «premiato» con la possibilità di beneficiare di un forte abbattimento del costo del lavoro.

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