VENEZIA - L'enorme e incontrollato afflusso offre zone in cui nascondersi e i turisti danarosi da alleggerire, non mancano. Da anni borseggiatrici e borseggiatori sono una piaga per il centro storico lagunare: uomini, ma soprattutto donne, solitamente straniere. Alcune con i neonati nel marsupio, molte incinta, moltissime minori. Quando al mattino arrivano in stazione Santa Lucia, queste malviventi sanno già che direzione prendere.
Ci sono quelle che scelgono di imbarcarsi sui vaporetti diretti a Rialto e San Marco (linea 1) oppure per le isole di Murano, Burano e Sant'Erasmo. Entrambi i viaggi sono affollatissimi e già le code ai pontili Actv rappresentano occasioni per sfilare portafogli da borse e zainetti con mani di velluto, a volte di bambini. Le ladre che vanno a piedi, sempre in gruppo, sono state monitorate durante i loro percorsi: dalla stazione puntano al ponte degli Scalzi e poi si dirigono verso Rio Marin. Da lì, in campo San Giacomo dell'Orio e campo Santa Maria Mater Domini, poi alla volta di campo San Polo. Le strette e affollatissime vie che da qui conducono a Rialto, dove si procede anche in fila indiana (e quando c'è molta ressa ci si trova quasi fermi) sono le loro occasioni più ghiotte. Ponte di Rialto, altro luogo d'affollamento dove le borseggiatrici fanno man bassa per poi recarsi, con tutta calma, verso San Marco attraverso le Mercerie. Spesso si fermano anche nei negozi affollati, dove i clienti sono distratti a provare qualche abito (vedi articolo sotto) e non fanno caso a quelle turiste che si avvicinano con l'intenzione di derubarli. Al ritorno da San Marco, le malviventi fanno spesso un altro giro, passando per il ponte dell'Accademia dove si trovano anche gli scatolettisti...
Ultimo aggiornamento: 23:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ci sono quelle che scelgono di imbarcarsi sui vaporetti diretti a Rialto e San Marco (linea 1) oppure per le isole di Murano, Burano e Sant'Erasmo. Entrambi i viaggi sono affollatissimi e già le code ai pontili Actv rappresentano occasioni per sfilare portafogli da borse e zainetti con mani di velluto, a volte di bambini. Le ladre che vanno a piedi, sempre in gruppo, sono state monitorate durante i loro percorsi: dalla stazione puntano al ponte degli Scalzi e poi si dirigono verso Rio Marin. Da lì, in campo San Giacomo dell'Orio e campo Santa Maria Mater Domini, poi alla volta di campo San Polo. Le strette e affollatissime vie che da qui conducono a Rialto, dove si procede anche in fila indiana (e quando c'è molta ressa ci si trova quasi fermi) sono le loro occasioni più ghiotte. Ponte di Rialto, altro luogo d'affollamento dove le borseggiatrici fanno man bassa per poi recarsi, con tutta calma, verso San Marco attraverso le Mercerie. Spesso si fermano anche nei negozi affollati, dove i clienti sono distratti a provare qualche abito (vedi articolo sotto) e non fanno caso a quelle turiste che si avvicinano con l'intenzione di derubarli. Al ritorno da San Marco, le malviventi fanno spesso un altro giro, passando per il ponte dell'Accademia dove si trovano anche gli scatolettisti...
