Stroncato a 16 anni, i genitori di Christian: «Il suo futuro era nel calcio, siamo devastati dal dolore»

Martedì 27 Luglio 2021 di Davide De Bortoli
Christian Bottan, morto domenica pomeriggio mentre giocava sul campetto dell’oratorio di Passarella di San Donà
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MUSILE DI PIAVE - «Il suo idolo era Cristiano Ronaldo: lui sognava un futuro come giornalista sportivo o procuratore di calcio». Non si dà pace mamma Paola Montagner, sorretta dal marito Roberto Bottan, fuori dal cancello di casa: troppo grande il dolore per la morte del loro unico figlio Christian, che domenica pomeriggio si è accasciato a terra senza più rialzarsi mentre giocava sul campetto dell’oratorio di Passarella. La sua passione più grande, infatti, era il calcio. La famiglia Bottan è conosciuta e stimata a Musile: abita in via Riviera Sile, nella frazione di Caposile. Sul numero civico i nomi dei tre componenti delal famiglia. Ma ieri la bella villetta si presentava particolarmente triste, con il via vai di parenti, qualche amico e dei vicini che si stringevano ai genitori.

IL PAPÀ
Il padre, che lavora a “La spaziale”, azienda di Jesolo che si occupa di macchine da caffè, spiega che il suo Christian «era tifoso della Juventus. Dotato di una passione così forte che per qualche anno lo aveva portato a giocare nei ruoli di centrocampista o difensore fino alla categoria Giovanissimi, con il “Musile Mille” e con il “Fossalta Piave”». Non aveva potuto proseguire nell’agonismo «per una patologia cardiaca, ma avrebbe voluto diventare giornalista sportivo. Cercava di capire come inserirsi. Tutto quello che riguardava il calcio lo incuriosiva. Studiava e si interessava del mondo del calcio nella sua totalità. Nel frattempo frequentava l’istituto commerciale Alberti di San Donà, non gli mancava niente, ma adesso manca a noi».

DOLORE COMPOSTO
La madre, che lavora nel settore della refezione scolastica, esce per un attimo dall’abbraccio del marito che quasi lo sorregge, per aggiungere che  «era lui il saggio della famiglia. Era lui che ci inquadrava e ci diceva: «è mai possibile che debba essere io?». Aveva tutti i libri su Ronaldo, Cr7 era il suo idolo. Gli sarebbe piaciuto anche diventare un procuratore, il professionista che si occupa degli ingaggi dei calciatori. Si era interessato anche alla vita del manager Sergio Marchionne». Ed erano passate solo poche settimane da una grande gioia. «Quando aveva visto le partite della nazionale degli europei all’osteria “Da Gigi” di Chiesanuova».

GLI AMICI
Il gruppo degli amici è composto per lo più di ragazzi che abitano a Passarella e Chiesanuova, poiché avevano iniziato a conoscersi sui banchi di scuola. «Aveva frequentato l’asilo di Chiesanuova e le scuole elementari “Marco Polo” di Passarella – continua il padre - era cresciuto assieme ai ragazzi di queste due zone. Si conoscevano un po’ tutti. Nell’oratorio della parrocchia si trovavano spesso, quasi ogni sabato o domenica. Naturalmente in compagnia degli amici passava anche qualche giornata al mare e qualche serata, ma tornava a casa presto, verso le 22.30, al massimo alle 23. Era coscienzioso. Il suo principale interesse era rimasto sempre il calcio. Anche se non giocava più andava a seguire le partire dei compagni di squadra».
CAUSA DELLA MORTE
Il pensiero, inevitabilmente, torna a quando il loro Christian si è accasciato a terra, ai momenti concitati in cui in tanti nell’oratorio della frazione hanno cercato di rianimarlo, assieme alla volontà di capire cosa sia successo ad un giovane che aveva tutta la vita davanti. «Sappiamo che cinque, sei, sette papà dei suoi compagni di calcetto si sono prodigati per cercare di salvare nostro figlio – continuano i genitori – A loro rivolgiamo il nostro ringraziamento. Certo, aveva una patologia cardiaca ma non era nulla di grave. Era tenuto sotto controllo, niente che potesse far pensare a quello che è accaduto. Sono ancora in corso le indagini e non è chiaro quale sia stata la causa, vogliamo capire che cosa sia successo».
La Procura non ha disposto l’autopsia, concedendo il nullaosta alla famiglia per le esequie. La data del funerale non è ancora stata decisa.

Si terrà nella chiesa parrocchiale “Beata Vergine Maria” di Passarella, a cura delle onoranze funebri De Nobili di Musile. E oggi il parroco di Passarella e Caposile. don Giuseppe Danieli, farà visita alla famiglia Bottan.

Ultimo aggiornamento: 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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