Risse e tensioni a Jesolo, ora il sindaco chiede rinforzi per Piazza Mazzini

Martedì 7 Giugno 2022 di Giuseppe Babbo
Un'immagine di una delle risse scoppiate nei pressi di Piazza Mazzini

JESOLO  - «Fino a quando sarò sindaco, chiederò ogni giorno l’invio di rinforzi e l’allestimento di un presidio fisso ogni sabato notte in piazza Mazzini, dalle 24 fino alle prime luci dell’alba». Dopo le tensioni dell’ultimo weekend, con due risse bloccate in appena 24 ore e centinaia di interventi in tutta la città, il sindaco Valerio Zoggia ribadisce la necessità di avere a disposizione da subito gli aggregati per le forze di polizia che già operano nel territorio.

Per il primo cittadino è questa la ricetta per alzare il livello di sicurezza in città, tenendo conto che poco di più di una settimana fa, nella solita piazza Mazzini, c’era già stata una prima rissa e in quel caso con un giovane accoltellato. Per questo che nella videoconferenza di oggi il sindaco chiederà al Prefetto di far arrivare da subito i rinforzi, senza attendere il clou della stagione. Del resto, nei primi cinque mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2019 (ultimo anno "normale", prima della pandemia), i carabinieri hanno visto un aumento delle rapine per strada (+25%) in particolare nelle zone balneari, come Caorle, Bibione, Jesolo e sul lago di Garda. E sempre nelle cittadine turistiche si aggiunge anche la "sfida sociale" - come l'ha definita il comandante della Legione Veneto, generale Giuseppe Spina - dei giovani molesti e violenti che si organizzano sui social. Proprio per prevenire rapine, ma anche eventi come le molestie e le risse di Jesolo, andate in scena nell'ultimo fine settimana, verranno potenziati i controlli dell'Arma nelle località balneari. E su questo fronte il sindaco jesolano è chiaro, senza escludere l’applicazione dell’ordinanza antialcol. «Dobbiamo intervenire subito – ribadisce Zoggia – senza che la situazione ci sfugga di mano, questo è per tradizione il periodo più caldo. I rinforzi ci servono adesso, anche per permettere agli agenti di conoscere la città». Il timore è quello che anche a Jesolo possano accadere le scene viste sul Lago di Garda ed è per questo che si alzerà il livello di controllo. «Episodi come quelli di Pescheria da noi non sono mai accaduti e vogliamo evitarlo – aggiunge Zoggia – , ed è per questo che serve il presidio delle forze di polizia per tutta la notte. Siamo parlando di centinaia di giovani che arrivano in città per sballare e creare problemi. Io stesso li ho visti arrivare con casse di superalcolici. Nel prossimo fine settimana delle discoteche riapriranno: immagino che molti giovani si recheranno lì, dove per altro saranno maggiormente controllati. Ci auguriamo che in questo modo la tensione diminuisca. Ma se anche nel prossimo fine settimana ci saranno tensioni, l’ordinanza che vieta di consumare alcol in pubblico sarà inevitabile». A chiedere provvedimenti duri intanto è il noto albergatore Venerino Santin, che in città gestisce l’hotel Principe proprio in piazza Mazzini e che oltre dieci anni segnala problemi di degrado e sicurezza. «Fino alla scorsa settimana – attacca – parlare di certi argomenti sembrava un tabù. Venivo deriso e attaccato pesantemente. Oggi la situazione è evidente a tutti, la politica non può più fare finita di nulla. Va ripensato il mondo del divertimento e la piazza va chiusa, basta una sciocchezza per dare vita a risse e situazioni di pericolo». Franco Polato, presidente provinciale del Silb-Confcommercio, il sindacato dei locali da ballo, parla di problema sociale e di necessità di insistere sui controlli. «Le cause sono profonde – commenta – di base di ci sono problemi di educazione, disagio e anche di integrazione. Dare la colpa ai locali è sbagliato: con i locali chiusi abbiamo visto tutti cos’è accaduto nelle piazze. In piazza Mazzini servono maggiori controlli, soprattutto dalle 2 quando i giovani escono dai locali. L’ordinanza anti alcol in pubblico? Ben venga, non ci si ubriaca nei locali, a livello economico è impossibile, queste persone si portano gli alcolici da casa e se non sono in grado di auto-regolamentarsi è giusto bloccarli». Intanto a chiedere la collaborazione di tutti è Massimo Viale, presidente del comitato civico di piazza Mazzini: «Stiamo vivendo un momento difficile che non riguarda solo la nostra città – spiega - dobbiamo dare un segnale di compattezza e determinazione. Non dobbiamo farci insultare o screditare da pochi facinorosi che usano Jesolo per dare sfogo alle proprie ire. Le forze dell'ordine stanno dando un contributo importante e lo stesso sta facendo il nostro comitato, che ha organizzato la vigilanza armata nei fine settimana, presidiando la Piazza. L'impegno deve essere da parte di tutti, soprattutto dei proprietari dei locali e dei chioschi che devono essere i primi a dare un segnale di collaborazione, serve lungimiranza allontanando le “teste calde”, rifiutando gli addii al celibato e nubilato, ripensando ai locali come momento di ritrovo e non di sballo».

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