VENEZIA - Sono stati tutti individuati gli autori della maxi rissa di domenica sera in campo Bella Vienna. I protagonisti sono una decina di giovani (ma non giovanissimi) tra i 25 e i 30 anni, tutti veneziani.
Le conseguenze
Cosa succederà ora? Difficile a dirsi. Perché considerando che non vi sono state lesioni sopra ai 40 giorni di prognosi (fattore determinante per far scattare l'inchiesta d'ufficio) dovrebbe essere necessaria una querela di parte. Potrebbero però scattare delle sanzioni diverse, come il daspo urbano (si può dare anche ai locali: divieto di frequentare l'area in cui è avvenuto lo scontro per 48 ore e 450 euro di multa). La polizia locale, inoltre, potrebbe chiedere al questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, di firmare delle misure alternative: in passato, per esempio, era già successo per i protagonisti della baby gang. I protagonisti della rissa di domenica, però, sono maggiorenni da un pezzo, quindi sarebbe da valutare il provvedimento più adatto.
Il precedente
I responsabili sono stati identificati grazie al video diventato virale ma, soprattutto, grazie alle immagini delle telecamere della zona.
Un po' come era successo un anno e mezzo fa, il 12 dicembre 2020, in un'altra maxi rissa in campo Bella Vienna. Non solo: pare che alcuni dei protagonisti di domenica fossero presenti anche allora. In quel caso lo scontro aveva coinvolto, quasi in un regolamento di conti da campanile, veneziani, mestrini e trevigiani. Il motivo? La ragazza di un trevigiano prima era la fidanzata di un giovane veneziano, già coinvolto in passato nel giro delle baby gang del centro storico. Allora gli agenti della polizia locale avevano denunciato a piede libero un ventenne di Sant'Elena. Uno dei coinvolti che era stato portato al Pronto soccorso del Civile aveva deciso di farsi dimettere con due giorni di prognosi senza essere curato. Una dozzina, in totale, i ragazzi identificati per la scazzottata, di un'età compresa tra i 18 e i 22 anni. E non ci sono solo questi episodi: sono stati diversi, in passato, gli interventi della locale in zona. A maggio, per esempio, erano scattate 27 multe al popolo dei barchini per transito in contromano, ormeggio in doppia fila, volume troppo alto delle casse, motore truccato, mancato utilizzo di targa.