Cade in bici per la buca e resta paralizzato: il Comune pagherà un milione e mezzo

Domenica 8 Luglio 2018 di Gianluca Amadori
Il parco San Giuliano
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VENEZIA Costerà cara all’assicurazione di Ca’ Farsetti una profonda buca, non segnalata, presente in un prato del parco di San Giuliano. Il Tribunale civile di Venezia ha ritenuto il Comune responsabile dell’incidente di cui è rimasto vittima, con gravi conseguenze permanenti, un 60enne di Mestre, volato a terra durante un giro in bici.  Il giudice gli ha riconosciuto un risarcimento di circa un milione di euro, a titolo di danno patrimoniale e non patrimoniale, oltre ad ulteriori 500mila euro destinati a risarcire la moglie e i due figli per le sofferenze a loro volta patite a causa dell’infortunio, delle cure e dell’assistenza continua di cui necessita l'uomo, rimasto paralizzato e dunque costretto in carrozzella.
 
Il Comune dovrà versare anche gli interessi sul risarcimento stabilito dal Tribunale, nonché rifondere le spese legali sostenute nel corso della causa, quantificate in circa 50 mila euro. Il risarcimento, spiegano però da Ca’ Farsetti, sarà garantito dall’assicurazione e non graverà dalle casse comunali che, paraltro, dispongono di un cospicuo fondo rischi accantonato negli anni. La sentenza, depositata pochi giorni fa, potrà essere impugnata in appello dal Comune di Venezia, ma nel frattempo è provvisoriamente esecutiva, e dunque l’ingente risarcimento dovrà comunque essere versato. E si tratta dell’ennesima condanna subita dall’amministrazione comunale in relazione alla sua posizione di “custode” dei beni pubblici di sua proprietà che, sensi dell’articolo 2051 del codice civile, gli impone di controllare che non vi siano rischi e pericoli, e di garantire adeguata manutenzione.
LA CADUTA
L’incidente risale al gennaio del 2012, quando l’uomo, in sella alla sua bicicletta, attorno alle 10 del mattino, stava percorrendo un tratto di stradina sterrata, all’interno del parco di San Giuliano, adiacente alla strada asfaltata che porta al canile municipale: per colpa di una buca, non visibile anche a causa dell’ombra proiettata dagli alberi, cadde pesantemente al suolo, procurandosi un grave trauma cervicale «con lesione del midollo spinale esitata in tetraplegia».
Il legale dell’infortunato, l’avvocato Guido Simonetti, chiese al Comune di risarcire il suo assistito, senza ottenere soddisfazione e dunque, nel 2014, è stato costretto a citare a giudizio Ca’ Farsetti di fronte al Tribunale civile. La pubblica amministrazione, patrocinata dall’avvocato Andrea Cesare, si è difesa negando ogni responsabilità e sostenendo che tutta la colpa è da addebitarsi all’uomo, il quale non ha rispettato il divieto di utilizzare la bicicletta al di fuori delle piste ciclabili. Divieto indicato nel regolamento, ma indicato soltanto nel retro di alcuni tabelloni presenti all’interno del parco, e normalmente disatteso (senza richiami o sanzioni) da moltissimi utenti-ciclisti.
CONCORSO DI COLPA
Il Tribunale ha ritenuto che il sessantenne si sia comportato in modo poco prudente e, di conseguenza, gli ha addebitato un concorso di colpa del 30 per cento, in assenza del quale il risarcimento liquidato sarebbe stato attorno ai due milioni di euro. Quanto alla responsabilità del Comune, il giudice non ha avuto dubbi: l’incidente non è stato provocato da un caso fortuito (unica circostanza che può salvare il custode di un bene) e Ca’ Farsetti è tenuto a controllare e manutenere tutti i 66 ettari di parco, non soltanto le strade asfaltate, come sosteneva l’amministrazione. La buca, peraltro, era costituita da un’opera idraulica e, dunque, il Comune aveva l’obbligo di metterla in sicurezza e, comunque, avrebbe potuto e dovuto segnalarla.
Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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