Era caduta in bus e si era rotta due costole: anziana risarcita con 11mila euro

Sabato 14 Novembre 2020 di Raffaella Vittadello
Era caduta in bus e si era rotta due costole: anziana risarcita con 11mila euro

MESTRE Era appena salita sull’autobus numero 21 alla Cipressina, ma a causa della brusca ripartenza del mezzo era caduta rovinosamente, procurandosi una lesione al rachide dorsolombale e la frattura di due costole. Dopo oltre quattro anni, Actv è stata chiamata a risarcirla per 11.300 euro, rifondendo anche le spese processuali.
Vittima una pensionata di Zelarino, che all’epoca dei fatti aveva 77 anni. La donna, di ritorno dalle spese aveva appoggiato le borse su un sedile vuoto prima di dirigersi verso l’obliteratrice per validare il biglietto, come hanno ricordato i testimoni in aula. Nonostante la signora si fosse sorretta agli appositi appigli, non era bastato a salvarla a causa della repentina ripartenza del pullman, tanto che lei era crollata a terra, facendosi male. 
Così, patrocinata dall’avvocato Giorgio Caldera di Mestre, ha iniziato una causa per il risarcimento del danno: la sentenza del giudice onorario della seconda sezione civile del Tribunale Luca Trognacara è stata pubblicata nei giorni scorsi.
Nel procedimento è stata rilevata la responsabilità esclusiva di Actv, in quanto vettore, per i danni subiti dalla signora, visto che è stato accertato il nesso di causalità tra la caduta della donna e la ripartenza brusca dell’autobus. L’azienda di trasporto pubblico ha dapprima negato l’improvvisa manovra, attribuendo alla passeggera una condotta negligente per non essersi tenuta stretta mentre attraversava il mezzo. O quantomeno ha tentato di ottenere un concorso di colpa. 
Il giudice ha invece stabilito che il legislatore presume la responsabilità del vettore per danni ai passeggeri.
Del resto le testimonianze degli altri utenti del mezzo sono state tutte a senso unico, convalidando la versione della pensionata, mentre l’autista si è contraddetto nella deposizione, prima negando di aver visto la scena, poi negando che la signora fosse caduta. 
Così Actv è stata condannata a rifondere il danno da invalidità permanente intorno al 3-4 per cento, il danno da invalidità temporanea, il danno morale per quasi 11 mila euro, cui si aggiunge il danno patrimoniale per le spese mediche, le spese processuali e quelle delle consulenze per altri 6000 euro circa.
Raffaella Vittadello
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Ultimo aggiornamento: 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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