"Riprendiamoci la città": comitati e associazioni di tutta Mestre in strada contro degrado, spaccio e criminalità

Manifestazione venerdì 24 febbraio per le vie del centro cittadino: continuano ad arrivare le adesioni di gruppi, attività e locali mestrini

Martedì 21 Febbraio 2023 di f.fen.
Vi9a Piave a Mestre

MESTRE - Niente fiaccole, ma un corteo accompagnato dalla musica di una banda. E diecimila volantini in distribuzione in tutta la terraferma, da Mestre a Marghera, per portare in strada quanta più gente possibile.
Mentre continuano ad arrivare le adesioni di gruppi, comitati, attività e locali mestrini - e non solo - che vogliono "riprendersi la città", si va definendo il programma del corteo di venerdì prossimo che, appunto, non sarà la fiaccolata annunciata (probabilmente troppo lugubre), ma un momento che, alla protesta per il degrado che attanaglia una zona sempre più vasta del centro, vorrà anche trasmettere un segnale positivo di partecipazione e di speranza per una svolta.

E così il corteo che partirà dal piazzale dei bus Atvo (zona stazione) alle 18.30 per arrivare in piazza Ferretto dopo aver percorso via Dante, via Cavallotti, via Piave, via Carducci, via Rosa e via Poerio, sarà preceduto dalla Banda "Antonio Vivaldi" di Mestre, fondata nel 2019 e composta da una ventina di musicisti di tutte le età. Un modo intelligente per farsi sentire e per aprire una sfilata alla quale sono invitati praticamente tutti coloro che hanno a cuore il futuro della città, «ma senza bandiere di partiti o altro» sottolineano gli organizzatori che hanno accolto le adesioni delle organizzazioni del lavoro come Cgil, Cisl e Uil, e poi Confesercenti e Sunia, lasciando però fuori quelle dei gruppi politici i cui rappresentanti sono invitati a partecipare a titolo personale.

Tra i momenti previsti nella passeggiata dalla stazione ferroviaria a piazza Ferretto ce ne sarà uno di particolarmente toccante, con una sosta lungo via Dante, nel posto dove il 19 giugno scorso venne ucciso un giovane maliano, Keoule Dembele, di 25 anni, travolto e ucciso sulla pista ciclabile da un albero abbattuto dalla Volkswagen Polo di Alberto Crozzolin, 37enne di Roncade (Treviso), risultato positivo alla cocaina, che stava percorrendo la pista a 80 chilometri orari. «Sarebbe il caso di riflettere cosa poteva accadere se fosse stato un italiano ad essere stato ucciso da un africano - commentano gli organizzatori della manifestazione di venerdì prossimo -, ma prima di tutto con questo corteo puntiamo a smuovere le coscienze e a vincere l'indifferenza su cosa sta succedendo nella nostra città».

E così, a tre giorni da "Riprendiamoci la città", la macchina organizzativa messa in moto dopo l'assemblea del 13 dicembre scorso in via Piave (con la data del corteo spostata obbligatoriamente in avanti per non impattare con le iniziative del carnevale) sta correndo a pieno ritmo con la distribuzione dei diecimila volantini e cento manifesti stampati per l'occasione, tutti autoprodotti e autofinanziati dai gruppi promotori e da quelli che si sono progressivamente aggiunti. «Se dal Comune si sono fatti vivi? Da parte nostra restiamo disponibili ad incontrare gli amministratori - concludono i promotori di "Riprendiamoci la città" -, ma ciò potrà avvenire solo dopo la manifestazione. Chi vuole partecipare alla marcia può comunque venire venerdì assieme a noi». 

Il volantino della manifestazione di venerdì 24 febbraio a Mestre

Ultimo aggiornamento: 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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