L'addio a Eleonora, regina dei matrimoni Vip: «Realizzavi i nostri sogni»

Domenica 28 Aprile 2019 di Nicola Munaro
L'addio a Eleonora, regina dei matrimoni Vip: «Realizzavi i nostri sogni»
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«Le persone ti affidavano la giornata più importante della loro vita. Ti chiedevano di realizzare sogni che sarebbero durati per sempre. I tuoi sogni invece erano come le stelle, alti e irraggiungibili, ma non per te. Ci mancherai in tutti i modi in cui una persona può mancare». A scrivere, uno dei tanti clienti, rimasto anonimo. A leggere, un'assistente di Venice First, la società fondata da Eleonora Rioda, imprenditrice di 37 anni, wedding planner dei vip (era stata lei a organizzare a Venezia il matrimonio multimilionario della figlia di un magnate indiano e le nozze del calciatore Alvaro Morata con la modella mestrina Alice Campello) e che la domenica di Pasqua si è tolta la vita nella sua casa alla Giudecca. Scrivendo i perché del gesto in un foglietto in cui confessava di aver lottato fino allo stremo contro una brutta malattia. Parole, le sue ultime, lasciate alla sua famiglia. La stessa che ieri, nel giorno del funerale di Eleonora, per bocca del monsignor Oliviero Barbaro - rettore della chiesa di San Michele in Isola - ha chiesto di essere lasciata sola nel momento della sepoltura della giovane imprenditrice.

E così è stato. Le duecento persone arrivate nella chiesa del cimitero di Venezia per salutarla, tra l'Hallelujah di Cohen e la poesia La morte non è nulla, se ne sono andate subito dopo il funerale. Erano gli amici di sempre e i colleghi. A renderle omaggio però le corone e i cuscini di rose bianche, rosa e rosse anche i nomi importanti di Venezia: l'hotel Danieli, il Gritti Palace, il Cipriani, il Mariott. «Eleonora è stata una donna eccezionale, un'anima delicata ma determinata e coraggiosa - l'ha descritta in una lettera una sua amica e collega - Un'imprenditrice straordinaria e pure umile. La storia di Eleonora continua nella memoria di tutti noi».
In chiesa anche la presidente del Consiglio Comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, in rappresentanza dell'amministrazione. «La morte, di per sé, è un momento assurdo ma quando colpisce così d'improvviso in una giovanissima età, lo è ancora di più - ha detto monsignor Barbaro nell'omelia - Vorrei che in questi momenti accettassimo la fatica di credere. Consegno questo alla famiglia di Eleonora: non abbiate paura di scalare la scala difficile della fede». «Era orgogliosa della sua creatura, Venice First, sapeva con grande armonia entrare in sintonia con tutti - ha scritto in una lettera un cliente anonimo - Ho imparato ad apprezzare la sua etica, la sua educazione e in ultima istanza a scoprire quanto profondo fosse il rispetto tributato dai suoi numerosi clienti, molti dei quali sono divenuti veri e propri amici. Una donna forte che ha saputo nascondere, quasi a volerlo proteggere, un animo profondamente gentile e discreto».
Eredità che adesso Venice First porterà avanti «con lo stesso impeto, entusiasmo e intensità che hanno caratterizzato Eleonora».
Nicola Munaro
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Ultimo aggiornamento: 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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