VENEZIA - (b.m.) È partita la rivoluzione nella raccolta dei rifiuti dell'azienda Veritas: non più sacchetti per le strade - con relativo "attacco" da parte di gabbiani, colombi e non di rado topi - bensì punti di raccolta per i cittadini che decidono di portare autonomamente la spazzatura nei cassonetti temporanei e "porta a porta", a partire dalle otto e mezzo e fino alle 12, degli spazzini.
Questa rivoluzione fa discutere, alcuni residenti plaudono alla decisione di eliminare i sacchetti dalle calli, altri ne vedono le problematiche: cosa faranno gli anziani che non possono scendere a terra quando l'addetto Veritas suonerà al campanello? Come risolvere il problema di chi lavora di notte e torna a casa troppo presto per depositare il sacchetto nel punto raccolta e quando passa lo spazzino magari riposa? Perché le informazioni sul volantino non sono state tradotte anche in inglese vista la quantità di stranieri in città? Ma soprattutto, come gestiranno la raccolta i b&b "privati", quelli che ospitano i turisti senza l'organizzazione nella raccolta che potrebbe avere un albergo. Stamani un esempio di questa "non gestione" si è visto subito: un sacchetto abbandonato in calle, dentro un biglietto EasyJet, gli orari dei vaporetti, immondizia buttata alla rinfusa. Il passaggio degli addetti però potrebbe sortire effetti positivi per l'emersione del "nero", vale a dire di tutte quelle attività ricettive senza alcuna autorizzazione che sistematicamente eludono il Fisco: «È già successo e lo faremo ancora, quando notiamo situazioni ambigue le segnalazioni partono all'azienda che informa le autorità preposte», spiega uno dei dipendenti Veritas.
Il dibattito in città è acceso, i pro e i contro "rivoluzione" si fanno già sentire, ma tutti concordano almeno su un punto: per capire se questo nuovo sistema funziona o meno si dovrà attendere, almeno un mese per il rodaggio, poi tireremo le somme. E il Gazzettino andrà a verificare.
VERITAS - ECCO COME FUNZIONA LA RACCOLTA - SCARICA IL VOLANTINO
