Reyer Venezia, con Aquila Trento il disastro è servito

Domenica 4 Aprile 2021 di Giacomo Garbis
Un'azione della partita

Una pessima Umana Reyer, debole mentalmente e incapace di restare viva dopo il +21, regala due punti all'Aquila Trento.

Il derby è bianconero 90-84 dopo un supplementare, per gli orogranata una bruttissima prestazione dal punto di vista dell'atteggiamento e di una costruzione gioco troppo dipendente dal tiro pesante, senza il quale è notte fonda. Una Reyer dai due volti offre i primi 20' di basket frizzante, concreto, piacevole, supportato da percentuali monstre col 71% da due e 56% da tre. A metà terzo periodo il +21 (67-46) è un'ipoteca sul successo ma qui scende in campo la seconda versione dell'Umana, quella confusa, molle, incapace di costruire un'azione d'attacco a difesa schierata, massacrata sotto il ferro da Williams (33 punti) che tratta come bambini Watt e Stone. 


PARZIALE

Trento piazza un parziale di 44-17 in 20', inaccettabile per una Reyer che disfa quanto di buono fatto con Trieste e Milano. I playoff restano saldi ma atteggiamento e sufficienza di troppi giocatori sono campanelli d'allarme. De Raffaele conferma Vidmar nel pacchetto lunghi e boccia ancora Fotu mentre Clark parte in quintetto con Tonut, Chappell, Stone, Watt. Trento colpisce dal perimetro mentre la Reyer risponde appoggiandosi a Watt (8-6), con ritmo alto e gioco fluido Venezia mette la freccia grazie a un ottimo Clark (11-10) anche se la difesa del ferro resta rivedibile su Williams (16-16). De Raffaele cambia lunghi affidandosi a Daye-Vidmar per arginare il dinamismo del centro bianconero e l'impatto è buono, il quarto va in archivio 25-20 sulla tripla di Tonut.
La difesa veneziana sale di giri, i raddoppi su Browne funzionano: un'ottima Reyer piazza la doppia cifra di vantaggio 30-20. Vidmar è in grande spolvero e con Williams regala scintille, quando Trento ricuce (33-26) Venezia apre la scatola del tiro pesante: due volte Daye e Clark danno il 45-33 che rianima i bianconeri i quali, complici le palle perse di Mazzola e Chappell, rientrano sul -7. E' tempo di rialzare la difesa e continuare a martellare dai 6.75: Tonut mette la nona bomba su 16 tentativi di squadra e all'intervallo è 52-42. 
Le difese mettono grande pressione con Venezia brava a rispondere colpo su colpo, perfetta in transizione a innescare Tonut sul perimetro per il 60-46. E' il momento di dare la spallata decisiva: Stone dall'angolo e Watt (facendosi perdonare le amnesie difensive) fanno volare la Reyer sul +21 (67-46). Partita in ghiacciaia? Sì se la Reyer non decidesse di tornare con la testa a Venezia. 
Trento è orgogliosa e il 10-0 (67-56) scopre tutta la fragilità di una Reyer senza idee. Si spegne la luce, Trento rientra sotto la doppia cifra (67-58) allungando poi un 14-0 interrotto dai liberi di Vidmar (69-60). Alla mezzora è 69-61. Linguaggio del corpo e sguardi sono chiari: la Reyer è in totale smarrimento, Trento in trance agonistica e lima sul 69-64 con Watt a interrompere un'astinenza dal campo che durava da oltre 7'. La persa fra Stone-Casarin dalla rimessa è emblematica. 
Senza più le straordinarie percentuali del primo tempo quello orogranata si trasforma in gioco da minibasket (22 le palle perse finali) e solo Tonut ridà ossigeno (76-68). Ma a gestire è Trento, Sanders lo ribadisce col 78-76 che diventa aggancio col solito Williams. Finale thriller: Watt fa 2/2 dalla lunetta ma Chappell perde banalmente palla a 4 dalla fine regalando liberi a Sanders per l'80-80 con ultima tripla di Tonut che non entra. E' overtime. La tripla di Browne porta Trento avanti (83-82) dopo il 14-11 di primo quarto, Martin ritocca sul +3 e la Reyer si aggrappa alle difese di Stone ma sotto il ferro Williams scherza come coi bimbi dell'asilo. Il resto lo fanno le sciocchezze di Watt, che commette due falli su blocchi offensivi, e i liberi di Trento. L'Aquila vince 90-84. 

Ultimo aggiornamento: 16:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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