Sindaci spaventati dalle resse nei centri storici. «Zaia vari un'altra stretta»

Martedì 9 Febbraio 2021 di Paolo Calia - Angela Pederiva
Assalto all'ora dell'aperitivo a Venezia
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VENEZIA -  Le curve del Covid continuano a calare, ma la discesa comincia a rallentare. Prima che sia troppo tardi, e soprattutto dopo aver visto le immagini del fine settimana, la Regione valuta di riproporre l'ordinanza giallo plus che nel frattempo è stata presa a modello dal Friuli Venezia Giulia: «Nessuna chiusura dei confini comunali, ma probabilmente un intervento sugli orari», ha anticipato il governatore Luca Zaia, alludendo alla consumazione di cibi e bevande. A chiedere una stretta in tal senso, del resto, sono stati anche i sindaci delle città capoluogo: «Il problema, per tutti, è stato quello dei plateatici e dell'asporto», ha confermato Mario Conte, presidente di Anci Veneto, al termine dell'incontro con i colleghi.
IL BOLLETTINO

Il doppio bollettino del lunedì, leggero come succede sempre all'inizio della settimana, ha registrato ieri altri 369 contagi (317.430 dall'inizio) e 44 decessi (9.341 in tutto), con 183 ricoverati in Terapia intensiva (-5) e altri 1.617 negli altri reparti (-18). «Il calo non è più così importante come giorni fa ha osservato Zaia quando in area non critica era sull'ordine di 40-50 pazienti al giorno. Del resto in giro per l'Italia vediamo che l'infezione è molto più vivace e aggressiva a causa delle varianti, che anche la nostra rete delle Microbiologie si sta attrezzando per sequenziare sempre di più. Per questo l'appello è a fare molta attenzione. I sindaci stanno facendo una riflessione e anche noi stiamo ragionando. Il contesto economico non ha bisogno di mazzate con ordinanze pesanti, ma gli assembramenti ci preoccupano. Non toccheremo i confini comunali, perché quella sarebbe una misura da fascia arancione e noi dobbiamo agire nell'ambito del potere che ci è concesso, senza saltare zona. Però potremmo tornare a regolamentare gli orari e qualcos'altro».
I MUNICIPI

La richiesta di uno stop alla mobilità, magari nel weekend, era arrivata da Padova, attraverso l'assessore Diego Bonavina. Dopo la riunione in videoconferenza, tuttavia, i municipi veneti hanno fatto sintesi su una proposta meno impattante. Ha infatti riferito Conte, primo cittadino di Treviso: «Mi sono sentito prima con Zaia e poi con i sindaci dei capoluoghi per fare il punto di quanto accaduto sabato e domenica. Tanta gente in giro con bicchiere in mano e mascherina abbassata. Questo ha provocato qualche problema. Ci vedremo con Zaia per valutare di introdurre nuovamente l'obbligo di consumare al tavolo dalle 15 in poi. Da valutare se solo il fine settimana o tutti i giorni. Ma già con questo provvedimento, siamo sicuri, potremmo risolvere la situazione senza altri interventi. Ma ogni giorno è un banco di prova e quindi la situazione va tenuta sotto controllo. E non dimentichiamo che da sabato riaprono gli impianti di sci e la pressione sui centri storici dovrebbe calare».
LE MISURE

Messa così, la misura sarebbe più blanda di quella attuata prima di Natale, quando lo stop alle consumazioni al banco era scattato fin dalle 11. Quest'ultima prescrizione è stata ripresa dal governatore Massimiliano Fedriga in Friuli Venezia Giulia, insieme alle altre già sperimentate dal Veneto: distanza di un metro «nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina» per mangiare, bere o fumare; divieto di girare con il bicchiere dell'aperitivo o il trancio della pizza «nelle vicinanze dell'esercizio»; raccomandazione di favorire «la vendita con consegna di alimenti e bevande a domicilio»; invito a fare le passeggiate «in aree solitamente non affollate». Zaia conta sulla collaborazione dei cittadini anche per avere più forza al tavolo del confronto sulla riapertura di attività come palestre, cinema e teatri: «Le immagini degli assembramenti non ci aiutano a chiedere di allentare le restrizioni per attività che, oltretutto, hanno dimostrato di saper garantire la prenotazione e la sanificazione». 
Paolo Calia
Angela Pederiva
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Ultimo aggiornamento: 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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