Inquilini detective fotografano gli spacciatori e li fanno arrestare

Domenica 1 Novembre 2020 di Davide Tamiello
Inquilini detective fotografano gli spacciatori e li fanno arrestare

MESTRE/ MOGLIANO - I residenti, questa volta, sono andati oltre alla semplice segnalazione. Stanchi di quei movimenti sospetti in via Ragusa, stufi di quel viavai senza tregua tra pusher e clienti in mezzo ai condomini, si sono presentati al comando della guardia di finanza con un nutrito dossier fotografico che immortalava cessioni e luoghi di ritrovo.

Un vero e proprio fascicolo che, soprattutto, dava già in partenza un’idea ben precisa della mole del giro d’affari dei due trafficanti albanesi.

Gli uomini delle fiamme gialle del nucleo di polizia tributaria, coordinati dal neo comandante Fabio Dametto, sono andati a fondo con le indagini fino a trovare conferma del fatto che i due giovani, Denis Rrapaj, 22 anni, residente a Scorzè, e Andrea Koci, 23 anni, di Mogliano, erano effettivamente due piccoli boss nella fornitura di polvere bianca. Spaccio al dettaglio, sì, ma con numeri da fornitori: i finanzieri, durante la perquisizione, li hanno trovati con 2,3 chili di coca, circa 200mila euro di stupefacente ai prezzi di mercato. 
L’area di via Ragusa, nelle vicinanze di una scuola elementare, è nota alle forze dell’ordine: in passato, qui, era già calata la scure dell’antidroga. Motivo per cui, negli anni, erano stati potenziati i servizi di controllo. Le segnalazioni dei residenti, però, sono state l’ennesimo campanello d’allarme. Le pattuglie della finanza, così, hanno iniziato a monitorare i movimenti di Rrapaj, indicato come uno dei presunti spacciatori della zona. Quando, venerdì, in pieno giorno, l’hanno notato muoversi velocemente da un parcheggio con una borsa ben stretta al petto, hanno deciso di far scattare il blitz. Raggiunto un punto in cui, con un intervento anche brusco, non avrebbero creato effetti collaterali per la popolazione, hanno dato l’”alt” all’uomo. Rrapaj, però, non si è fermato e ha tentato di fuggire attraverso le campagne. 
I militari non ci hanno messo molto a raggiungerlo e bloccarlo e svelare l’arcano su quella fuga improbabile quanto disperata: nella borsa il giovane albanese aveva nascosto, avvolti nella plastica, due panetti di cocaina. Nel frattempo, baschi verdi e unità cinofile hanno iniziato la perquisizione nei due appartamenti di via Ragusa in cui era stato visto l’uomo, ai civici 14b e 11d. In uno di questi, i finanzieri hanno trovato Koci, che ha consegnato spontaneamente un altro mezzo etto di coca. 
Tra le varie stanze della casa è saltato fuori, com’era prevedibile, il classico kit per il confezionamento delle dosi: paracetamolo, rotoli di alluminio e pellicola trasparente, una macchina per il sottovuoto. Oltre, ovviamente, al contante: da quanto ricostruito, i due albanesi vendevano la cocaina a 80/100 euro al grammo. Il pm di turno di Treviso, Valeria Peruzzo, ha dato il via libera quindi anche all’arresto del secondo uomo. 
Entrambi sono in carcere a Santa Bona in attesa dell’udienza di convalida. 

Ultimo aggiornamento: 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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