Referendum, il clima si avvelena
Ora l'assessore accusato querela

Martedì 15 Ottobre 2019 di Elisio Trevisan
Boraso, da assessore, inscena una finta protesta col sindaco Brugnaro ricordando quando, da consigliere, bloccava il tram. È una delle foto usate dai separatisti per accusarlo
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Il sindaco ha invitato i cittadini ad astenersi ma “indifferenza” è l’unico vocabolo che non compare nel dizionario della separazione di Mestre e Venezia. Tra gli opposti schieramenti ormai volano parole grosse e siccome l’unico tra gli unionisti ad aver preso posizione è Renato Boraso, i separatisti lo hanno preso di mira e lui ieri ha dato mandato all’Avvocatura civica di querelare tre persone perché hanno postato commenti offensivi. 
La scorsa settimana, quando alcuni dei separatisti hanno avviato la campagna elettorale in vista del voto fissato per il prossimo primo dicembre, furono proprio loro ad accusare gli unionisti di non voler partecipare ai loro dibattiti che, così, rischiano di trasformarsi in comizi. In compenso anche gli unionisti, in primo luogo proprio Boraso con la sua Civica, organizzano a loro volta incontri pubblici per sostenere l’astensione o, come minimo, il voto contrario alla separazione.
L’invito di Luigi Brugnaro, insomma, ha scatenato un putiferio. Questo non significa che domenica primo dicembre per dispetto andranno tutti a votare ma che le prossime sette settimane rischiano di essere tese.
ARTIGLIERIE Su Boraso sono state puntate le artiglierie perché ha parlato dei danni economici e sociali che produrrebbe la separazione, puntando in particolare sui servizi Actv (i vaporetti mantengono il servizio bus e, in caso di separazione, dovrebbero aumentare le tariffe o tagliare i servizi e lasciare a casa un autista su 4 degli 800 in servizio nell’automobilistico), e sul Casinò (chiusura di Ca’ Noghera e licenziamento di 350 dipendenti).
Ha aperto le danze l’ex candidato vice sindaco di Venezia, il leghista Gian Angelo Bellati che su Facebook ha riprodotto una pagina del Gazzettino col commento “pensavo un po’ neutrale Boraso, invece addirittura le fake”, scrivendo “Fake News” anche sopra all’articolo nel quale Boraso risponde ai separatisti che due giorni prima avevano sostenuto la nascita di due città perché ci sarebbero tanti vantaggi per tutti, a partire dai trasporti pubblici e dalla raccolta dei rifiuti urbani più efficienti e meno costosi.
C’è chi, per prenderlo in giro ha postato un fotomontaggio con l’attore Benedict Cumberbatch nei panni di Sherlock Holmes nella serie Tv del 2010, seduto su una poltrona Chesterfield: ha inserito la faccia di Boraso al posto di quella dell’attore e sotto ha scritto “Il mondo è cambiato - Renato Boraso”.
«Non è questo che mi fa arrabbiare e neanche chi, tra gli aderenti al Gruppo Viva San Marco pubblica la mia foto mentre, seduto su una sedia, blocco il tram con Brugnaro che mi prende in giro ricordando quando, da consigliere comunale, protestavo bloccando per davvero i cantieri del tram. Le critiche ci stanno, ci mancherebbe - sbotta l’assessore alla Mobilità -. Un certo Luigi scrive “ci sono le tangenti e funzionano... “, Antonella mi definisce “pagliaccio e buffone”, e un tale Dixe el Duse ricorda che sono stato sostenitore e firmatario del precedente referendum “ma stranamente ora che la brezza fucsia soffia verso il grande astensionismo... che la sedia valga più della dignità?”. Hanno superato il limite della decenza e quindi li querelo».
L’INVITO ALLA CONCRETEZZA Nella stessa chat del Gruppo Viva San Marco, a dire il vero, c’è Massimo di UnaeUnica che, pur scrivendo di non amare particolarmente Boraso, aggiunge criticando gli altri: “Ce ne sia uno che entri nel merito delle sue argomentazioni?”.
«Ha perfettamente ragione, è proprio questo che chiederei, confronto. Quel tale Dixe el Duse, ad esempio, per contestare i dati che ho diffuso sul tram, sostiene che “chiunque abbia un mutuo sa che si può dividere in più parti, e con un risparmio annuo di 6 milioni di euro, i soldi saltano fuori eccome”. Ma come si fa a confondere il mutuo di un cittadino privato con un mutuo pubblico? A quel Duse manca l’ABC, eppure sproloquia. E chi mi accusa di avere il sedere attaccato alla poltrona dovrebbe sapere che con la separazione le poltrone raddoppieranno, non mi sembra un gran risparmio».
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