«Campane troppo rumorose» recensioni negative su Booking: hotel contro il parroco

Domenica 17 Ottobre 2021 di Davide De Bortoli
Maurizio Trevisiol

NOVENTA DI PIAVE (Venezia) - Ennesima recensione negativa su Internet a causa delle campane della chiesa di Noventa di Piave: il titolare dell'hotel intende rivolgersi ad un legale per il rispetto della quiete e per tutelare la propria attività. A lamentarsi è Maurizio Trevisiol, titolare di due alberghi - Leon d'oro -  che sta pensando di intraprendere un'azione legale contro il parroco e rivolge un appello alla curia perché silenzi le campane. Trevisiol, che ricopre anche la carica di presidente dei probiviri dell'Associazione veneziana albergatori, gestisce due hotel storici: un palazzo in via Roma e una villa di fine Ottocento in via Romanziol, strutture molto conosciute e frequentate soprattutto dagli stranieri. Entrambe si trovano vicino alla chiesa parrocchiale, proprio in centro della città.

BOOKING
La classica nota stonata, però, è arrivata il 6 ottobre scorso con l'ultima recensione negativa di un cliente sul portale Booking.com. «Dopo innumerevoli recensioni negative, causate dall'indiscriminato uso delle campane, l'ultima mi ha dato terribilmente fastidio tuona Trevisiol . Uno degli ultimi clienti di provenienza francese dopo averci lodato per il park hotel di via Romanziol, ci ha dato punteggi vergognosi per le campane scrivendo: La chiesa accanto continuava a suonare ogni ora per tutta la notte, nessuna possibilità di dormire. Ci ha affibbiato soli un punto su dieci disponibili, per fortuna abbiamo una media del 8.6 su 10 nel web. Si tratta di un danno a tutti gli effetti, proprio perché arriva dalla piattaforma più importante per gli albergatori, quale è Booking, a cui gli ospiti fanno rifermento in base alle recensioni dei clienti. Con questa sono quattro su le recensioni negative su Booking, e circa una decina finora quelle che ho potuto riscontrare anche in altri portali dedicati al turismo».

DECIBEL
L'albergatore precisa di non essere «contrario alle campane per partito preso, ma al loro uso per volume, durata, orari assurdi, anche quando le persone riposano durante le notte, come riportato appunto dall'ultimo cliente francese. Tramite un'app del telefonino ho registrato il volume superiore ai decibel consentiti, oltre ai quali si sconfina nell'inquinamento acustico. Non capisco a cosa servano rintocchi con volume da discoteca. Le camere sono insonorizzate ma il suono supera ogni barriera, svegliando di soprassalto i clienti. È impossibile parlare al telefono, se non chiudendo le finestre, con uno scampanio di svariati minuti anche di notte. E chiedo solo di rispettare il sacrosanto diritto di lavorare con i miei collaboratori».

APPELLO
«Il nostro lavoro è sempre stato corretto e professionale continua ma non possiamo essere puniti per colpe che non abbiamo. In questo caso dovrebbero essere rivolte a chi ha abusato delle sue funzioni, danneggiandoci, per cui dovrò tutelare i miei diritti. Mi appello alla Curia di Treviso e al vescovo da cui dipende la chiesa di Noventa: dovrebbe intervenire d'imperio, per un diritto sancito dalla Costituzione, nel rispetto del diritto al lavoro di tutti».
Replica il parroco, don Mario Rossetto: «Di notte c'è solo il rintocco del campanile, abbiamo sempre rispettato gli orari, come indicato dalla diocesi. Le campane suonano negli orari previsti, tanto che nessun altro parrocchiano ha mai protestato. Trevisiol è spesso polemico, anche se non si è lamentato quando le campane hanno suonato per le funzioni dei suoi familiari. Se intende fare un esposto è libero di farlo, siamo tranquilli perché rispettiamo la legge». Insomma a Noventa è muro contro muro, Guareschi non avrebbe potuto inventarsi di meglio.
 

Ultimo aggiornamento: 18:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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