In due armati di un coltello rapinano una tabaccheria

Mercoledì 17 Febbraio 2021 di Davide Tamiello
La tabaccheria presa di mira in via Corridoni
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MESTRE Mentre uno teneva ferma la porta e a distanza i clienti, l’altro puntava un coltello alla pancia del titolare chiedendogli i soldi dell’incasso. Una rapina ad alta tensione, quella andata in scena lunedì sera alla tabaccheria 266 di via Filippo Corridoni. Due banditi, con il volto nascosto da mascherina, sciarpa e cappello, vestiti di nero, hanno fatto irruzione alle 18.30 nella rivendita, in zona piazzale Madonna Pellegrina, di Roberto Pertile. 
Il primo ha tenuto aperta la porta, appunto, mentre il complice una volta entrato ha attraversato il bancone e si è diretto verso il titolare. «Credo fossero stranieri - dice - quello che è venuto verso di me ha detto solo: “Tu, soldi, cassa”. Io ho risposto di no, e allora per reazione ha mostrato quel grosso coltellaccio. Mi ha colpito due tre volte, per spaventarmi probabilmente, la lama non è riuscita ad attraversare i vestiti». Un’intimidazione pericolosa, però, anche perché quel coltello da cucina aveva una lama lunga circa una ventina di centimetri.
Nel frattempo alla tabaccheria sono arrivati tre ragazzi, tre clienti che il complice del rapinatore ha tenuto a distanza. «Hanno visto la scena - continua il titolare - ma quello ha intimato loro di non provare a intervenire». A quel punto Pertile ha ceduto e ha aperto la cassa: il bandito ha afferrato tutte le banconote che è riuscito a trovare (una cifra tra i mille e i 1.500 euro) ed è fuggito. Il titolare ha chiamato subito il 113: sul posto sono intervenute le volanti della questura in pochi secondi. I poliziotti hanno prima perlustrato la zona, nella speranza che i rapinatori fossero ancora nelle vicinanze. I due, però, erano già riusciti a prendere il largo: probabilmente, poco distante, c’era un complice in macchina con il motore acceso, pronto per la fuga. Sul posto anche la polizia scientifica per i rilievi. Gli investigatori hanno acquisito le telecamere del sistema di videosorveglianza interno del negozio: le immagini non sono molto chiare, ma verranno passate al setaccio per cercare dettagli utili alle indagini. Inoltre, si cercherà anche in zona, nei sistemi di videosorveglianza privata, se qualche telecamera possa aver inquadrato la fuga dei due criminali. Nel frattempo tornerà sicuramente preziosa la testimonianza dei tre giovani clienti. «Non mi era mai successa una cosa del genere - conclude Pertile - un paio d’anni fa avevo subito un furto con destrezza, ma si tratta decisamente di un’altra storia. Ultimamente l’area di piazzale Madonna Pellegrina è diventata molto meno sicura, spero si prendano provvedimenti per migliorare la situazione». 
IL PRECEDENTE
Le tabaccherie continuano a essere l’obiettivo numero uno dei rapinatori, prima di supermercati e farmacie. Il motivo è semplice: è uno di quei locali in cui ancora si paga quasi sempre in contanti, sono piccoli e il colpo lampo ha più probabilità di riuscita. L’ultimo precedente risale al 28 gennaio, quando uno sbandato era entrato nella rivendita “Venezia Pipa Club Masiero” di via Piave. L’uomo aveva minacciato il titolare con una siringa per appena cento euro di bottino.
 

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