Bandito scarcerato perchè il fascicolo non viene trasmesso tra due tribunali

L'uomo, di Conegliano, aveva messo a segno diversi colpi a Santa Maria di Sala e a Caselle

Sabato 22 Aprile 2023 di Maria Elena Pattaro
Refrontolo, il bandito ripreso dalle telecamere

SANTA MARIA DI SALA - Rapinava negozi, scappando insieme ai complici a bordo di una Punto bianca. A un mese dall’arresto, Gary Peruzzetto è tornato in libertà. Il 46enne di Conegliano è stato scarcerato per un errore di notifica. I termini della custodia cautelare sono scaduti senza che nel frattempo il nuovo giudice competente la confermasse. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa dal tribunale di Treviso a seguito dell’arresto dei banditi dopo la rapina a una tabaccheria di Santa Maria di Sala, nel Veneziano, un mese fa. La banda aveva rapinato, armi in pugno, anche il Belmarket di Refrontolo e un negozio del Padovano. L’autorità giudiziaria trevigiana si è però dichiarata incompetente per territorio, passando la palla a quella lagunare visto che lo scacco matto era stato sferrato la sera della scorribanda veneziana. Peccato che il fascicolo sia rimasto a Treviso. Così il legale del 46enne, l’avvocata Alessandra Nava, decorsi i termini, ne ha ottenuto la scarcerazione. Peruzzetto stavolta sarebbe intenzionato a rigare dritto, rientrando nei binari della legalità. O almeno così ha promesso al suo legale, in attesa del processo. 
 

L’ARRESTO
Era finito in cella un mese fa insieme a Ivano Pin, 56enne di Vittorio Veneto. I due sono considerati gli autori di tre rapine ai danni di altrettanti esercizi commerciali. Colpi messi a segno sempre in compagnia di una 37enne, compagna di Peruzzetto, che rimaneva in auto, una Punto bianca, con il motore acceso pronta per la fuga. I tre erano stati fermati a metà marzo all’uscita autostradale dell’A28 di Cordignano. I fatti si dipanano in poco più di due settimane. Il primo colpo viene messo a segno il 2 marzo scorso in una piccola rivendita alimentare di Refrontolo. 
 

I COLPI
Qui, il bottino è di circa 1.100 euro. Edda Doro, 81 anni, titolare del Belmarket si vede puntare addosso una pistola da uno dei due banditi, entrambi con il volto travisato da passamontagna. Mentre l’altro è armato di coltello. L’anziana consegna tutto l’incasso e dopo il colpo-lampo, i due si allontanano sulla Punto bianca, di proprietà di un parente e a cui applicavano targhe rubate. Il 14 marzo il terzetto torna in azione. Questa volta ad essere presa di mira è una tabaccheria di Zeminiana di Massanzago (Padova). Stessa tipologia: Punto bianca all’esterno che aspetta col motore acceso e la donna al volante. I due che entrano con la pistola - che si rivelerà essere giocattolo - e il coltello. Travisati e decisi, si fanno dare l’incasso, che ammonta a circa 1.100 euro. E scappano.
 

IL COLPO FATALE
La sera del 21 marzo il colpo fatale: alle 19 entrano nella tabaccheria in via Noalese, a Santa Maria di Sala. La rapina, sempre con pistola e coltello, frutta 1.800 euro. Questa volta i due, travisati, immobilizzano con fascette di plastica il titolare dell’esercizio, 47 anni e lo spingono in ripostiglio, prendendo tutto quello che c’era nel registratore di cassa. Un salto di qualità che fa pensare ad una modifica, in peggio, del modus operandi della banda. I tre scappano a bordo della solita Fiat Punto. Imboccano il Passante di Mestre, poi l’A27 e quindi l’A28. All’uscita del casello di Cordignano, ad attenderli ci sono i carabinieri della compagnia di Vittorio Veneto e i militari della compagnia di Venezia che hanno collaborato all’indagine. I due uomini vengono arrestati per rapina aggravata in concorso. La donna denunciata. 
 

Video

Ultimo aggiornamento: 15:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci