Raid notturno nei garage. Depredati una decina di box, uno era pieno di arredi e di pacchi pronti per il trasloco

Lunedì 3 Aprile 2023 di Monica Andolfatto
RAID Il luogo in cui a metà settimana è avvenuto il raid nei garage di un condominio di Corso del Popolo

MESTRE - Un’azione pianificata quella messa firmata con ogni probabilità da una banda specializzata nel genere. Questa l’ipotesi più accreditata in merito al colpo messo a segno nella notte fra giovedì e venerdì ai danni del garage condominiale di una palazzina che affaccia su corso del Popolo a Mestre all’altezza dei civici 44 e 46. Difficile per modalità e tempistica pensare che tale obiettivo sia stato scelto a caso perché chi ha agito lo ha fatto dimostrando di conoscere come muoversi e che “armi” utilizzare. Per scassinare le porte di accesso di ogni singolo scantinato - in totale una decina - i soliti ignoti hanno operato con un flessibile in maniera da “tagliare” gli infissi e spianarsi la strada. All’autorimessa si arriva da un portone situato a livello del piano del piano stradale sotto i portici e che quindi permette di imboccare la rampa che conduce al seminterrato. Ai ladri è stato sufficiente scavalcarlo in piena notte e poi farsi largo verso ciascun box. Da quanto si è potuto verificare il bottino è strato piuttosto ingente.


IL CONTO 
In particolare da un locale è stato asportato parecchio materiale già imballato e pronto per essere prelevato. Si tratta infatti di valigie riempite con indumenti e oggetti e scatoloni contenenti piccoli elettrodomestici e componenti di arredo di proprietà degli inquilini di uno degli appartamenti che stavano organizzando il proprio trasloco. Il conto poteva essere ancor più salato - da quanto si è capito - se i delinquenti non fossero stati disturbati da alcuni residenti anche dei palazzi adiacenti, i quali, svegliati dal rumore della fiamma ossidrica a contatto con il metallo, hanno dato l’allarme. Lo sconcerto era palpabile quando il furto è stato scoperto. E più di qualcuno ha commentato che, facendo gli scongiuri, terminate le spaccate ora si ricomincia con i raid ai danni delle abitazioni. In ogni caso la sensazione di non essere al sicuro nemmeno fra le proprie mura domestiche crea disagio e malessere e non ha prezzo alcuno. E dotarsi di sistema di vigilanza e sorveglianza per quanto sofisticati spesso non è purtroppo sufficiente. Eppure è passato poco più di un mese da quel 24 febbraio scorso che ha visto scendere in strada al grido “Riprendiamoci la città” contro il degrado, lo spaccio, l’insicurezza, quasi cinquemila mestrini. 
 

Ultimo aggiornamento: 17:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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