Stadio affacciato sul Sile. «Bonificheremo tutta l'area abbandonata»

Lunedì 10 Agosto 2020 di Melody Fusaro
Lo stadio di Quarto d’Altino tra il fiume Sile, la ferrovia e via Marconi
QUARTO D’ALTINO Un’area di oltre 16mila metri quadrati: 5mila di campo sportivo e più di 11mila da bonificare e ridisegnare, su quella fascia di terreno tra via Marconi, la ferrovia e il fiume Sile. Il sindaco Claudio Grosso fa luce sul progetto che ha diviso prima la giunta e poi il Consiglio comunale a causa dei costi elevati. Un’opera tanto discussa e inserita nel piano triennale e che costerà in tutto 1,2 milioni di euro. 
LA SPESA  Innanzitutto da chiarire c’è la spesa: per lo stadio il Comune spenderà circa 500mila euro e la metà è per realizzare nuove tettoie e recinzioni (che sul lato a nord, in corrispondenza del parco, si mimetizzerà nel verde tramite siepi e alberi), con la sostituzione dei cancelli. All’interno saranno rifatte integralmente la tribuna e la palazzina per bar e servizi igienici, in cui saranno ricavati anche nuovi bagni distinti per sesso e servizi per persone con disabilità. Sarà inoltre creata un’area recintata per i “manutentori”, separando percorsi degli atleti e dell’arbitro da quelli del pubblico e di servizio. «Adeguare gli impianti è necessario per mettere a norma lo stadio e consentire in futuro lo svolgimento di altre manifestazioni con pubblico - spiega il sindaco Claudio Grosso -. Spostando le recinzioni dentro e lasciando fuori i pali dell’illuminazione, prevederemo la riqualificazione energetica anche delle torri faro, che porterà un risparmio importanti all’associazione sportiva e al Comune». All’esterno sarà installata una nuova recinzione del piazzale, separando l’ingresso di arbitri e atleti da quello degli spettatori. 
L’AREA SUL SILE Gli altri 11mila metri quadrati saranno a completamento delle aree che dallo stadio in poi si affacciano sul Sile. Un intervento da 700mila euro dei quali però 400mila sono di contributi di Stato e Regione. «Questi fondi vengono assegnati solo per specifici interventi – aggiunge Grosso -. Si è quindi deciso di prevedere il secondo stralcio della bonifica, completando tutta l’area, tra via Marconi, la ferrovia e il fiume che è in stato di abbandono da 30 anni, tra erbacce e recinzioni di cantiere». Lì si creerà innanzitutto un parcheggio: «Saranno 65 posti auto per il campo sportivo, le case ma anche per l’accesso alla Greenway del Sile, quindi per i cicloturisti e chi deve raggiungere l’area golenale e usare lo scivolo per la barca. Turisti che ora non sanno dove lasciare l’auto. L’area è stata inoltre inserita in un progetto dell’Ente Parco del Sile che ne farà un punto di ristoro e assistenza per il cicloturismo». Lì vicino, in corrispondenza del pioppeto (spostando il bacino di laminazione in punta), sarà realizzata anche un’area sgambatura cani. «Con questo intervento - aggiunge Grosso - si va a fare un’opera di riqualificazione complessiva, restituendo alla cittadinanza un’ampia area all’interno del parco del Sile, che è la porta a Est del capoluogo. Concludiamo così l’opera iniziata 4 anni fa con la posa della prima pietra della ciclabile che va da Musestre all’area umida». 
VIA IN OTTOBRE Due progetti diversi, ma per entrambi si prevede l’affidamento dei lavori a ottobre. «Abbiamo portato avanti il progetto nonostante le criticità del lockdown e cercato di far coincidere i lavori con la pausa del campionato – conclude il sindaco -. Ma grazie all’intervento di adeguamento del campo Veronese, se sarà necessario le attività sportive potranno essere spostate a Portegrandi». A essere oggetto di critiche feroci è la parte di intervento che riguarda lo stadio: per le minoranze e parte della sua maggioranza sarebbe sufficiente il precedente progetto da circa 100mila euro: «Con i lavori al palazzetto dello sport la società Annia è cresciuta, fino ad arrivare ai 500 iscritti. Con questo intervento daremo alla società sportiva, che fa fare attività a tanti bambini e ragazzi, un luogo ospitale e una struttura di qualità». 
Ultimo aggiornamento: 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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