CAVALLINO-TREPORTI - Tamponi e isolamento fiduciario anche in vacanza: il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un'ordinanza che proroga fino al 15 maggio le misure di contenimento relative agli arrivi in Italia dai Paesi europei. Ad essere confermato per altre due settimane è il provvedimento varato l'1 e poi il 16 aprile, assieme alle misure di contenimento dell'epidemia da Covid-19. Prima di tutto per le persone provenienti dai paesi Ue è previsto un tampone molecolare o antigenico negativo da effettuare «nelle quarantotto ore antecedenti all'ingresso nel territorio nazionale». Ma non basta. Una volta arrivati a destinazione è infatti obbligatoria una mini quarantena di cinque giorni da svolgere nel luogo scelto per il soggiorno.
LA PREOCCUPAZIONE
Ed è per questo che su tutto il litorale veneziano, dove le disdette ormai piovono da una settimana e nelle ultime 24 ore hanno registrato un nuovo picco, la preoccupazione sta crescendo giorno dopo giorno. A lanciare l'allarme è Alessandro Sgaravatti, amministratore delegato di Union Lido, campeggio a 5 stelle di Cavallino, che per gran parte della giornata di ieri è stato impegnato ad accogliere i 328 ospiti che hanno scelto di trascorrere qui il fine settimana. Quasi tutti sono italiani, veneti in particolare, qualche decina gli stranieri, divisi tra un paio di olandesi e il resto provenienti dalla Germania. «È giusto avere delle regole prudenziali dice Sgaravatti però bastava poco per evitare di scatenare allarmismi in mezza Europa e soprattutto le prime disdette. Il caos è notevole, purtroppo manca una regia internazionale in queste decisioni: Croazia, Grecia e Spagna non hanno nessuna di queste limitazioni. Noi stiamo facendo di tutto per salvarci, abbiamo fatto una convenzione con una farmacia per effettuare i tamponi e agevolare gli ospiti».
A mancare però sono le rassicurazioni su una revisione delle restrizioni. «Era sufficiente prosegue l'Ad di Union Lido - dire che l'ordinanza sarebbe rimasta in vigore fino al 13 maggio, giorno dell'Ascensione nel quale si muove almeno mezza Germania, assicurando che se ci fossero state le condizioni quelle misure sarebbero state tolte. Purtroppo è stata semplicemente riconfermata la precedente ordinanza, generando nuove paure. Ora rischiamo seriamente di perdere anche la Pentecoste. Eppure la scorsa estate, senza vaccini, non abbiamo avuto problemi: i protocolli messi in atto hanno funzionato, non capiamo perché quest'anno le regole siamo più rigide».
A JESOLO
A ribadire la preoccupazione degli operatori è Alberto Maschio, presidente di Aja e coordinatore di Federalberghi Spiagge Venete: «Il problema degli spostamenti è pesante, le decisioni di oggi hanno ripercussioni per le prossime tre settimane».
A Jesolo per questo fine settimana sono 60 oggi gli hotel aperti su un totale di 320, ma con poche prenotazioni. A posticipare l'apertura è anche lo stabilimento balneare Manzoni che per la prossima settimana posizionerà mille ombrelloni con duemila lettini puntando a realizzare una spiaggia Digital Wellness Luxury Beach, con ombrelloni automatici, bagni autopulenti e lettini musicali. E con un rigido protocollo di sanificazione, tanto che ci sarà anche una piattaforma con getti sanificanti per gli ospiti. «Abbiamo già dimostrato di saper accogliere al meglio i nostri ospiti spiega il presidente dello stabilimento Amorino De Zotti basta che ci siano regole chiare per tutti».