I giovani veneziani bloccati a Ios: «Quarantena senza controlli, un bagno per 7 e un unico pasto al giorno»

Venerdì 16 Luglio 2021 di Raffaella Vittadello
Grecia, il tramonto all'isola di Ios nelle Cicladi
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VENEZIA - La vacanza spensierata è durata solo una settimana, a Ios, nell’arcipelago delle Cicladi, per un gruppo di tredici ragazzi veneziani reduci dagli esami di maturità. Poi l’incubo del Covid, il tampone positivo per alcuni e la quarantena, che pur spezzando a metà la comitiva di diciottenni, tra contagiati e non, l’ha resa ancor più solidale e coesa per l’isolamento forzato, tanto che chi può uscire fa la spesa per chi è “prigioniero” in casa.

In 7 in una casetta con un bagno

«Di giorno in giorno ci viene promesso il trasferimento in un covid hospital - racconta Margherita, una delle ragazze in isolamento - ma è alta stagione, e oggi sono già passati sette giorni su dieci. Ormai ce la siamo messa via: rimarremo probabilmente dove siamo, in una casetta messa a disposizione dal proprietario dell’appartamento in cui avevamo prenotato, molto piccola e molto diversa da quella dove abitavamo, dove sono state sistemate sette brandine. Abbiamo un bagno solo. Gli altri continuano a rimanere nell’alloggio che avevamo prenotato».
Il gruppo di amici, che ha frequentato i licei classici Foscarini e Marco Polo, e lo scientifico Benedetti, aveva programmato il viaggio in autonomia prenotando online un appartamento vicino alla spiaggia.

Erano partiti il 2 luglio da Venezia in aereo per Santorini, facendo successivamente traghetto verso Ios. Una specie di premio delle famiglie per i brillanti risultati raggiunti alla maturità, e come ulteriore occasione di conoscenza, sulle tracce del passato di una Grecia studiata finora solo sui libri. 

Tampone fai da te

Poi capita che una delle ragazze avverte un po’ di mal di testa, e per precauzione tutti corrono in farmacia a fare il tampone fai da te. Risultato esito positivo per due persone. Di qui la decisione di sottoporsi tutti a un tampone molecolare al centro medico dell’isola, che in inverno conta appena 2000 anime. E qui l’esito dà valori ben diversi: sei ragazzi risultano positivi, sei negativi e in un caso il tampone appare incerto. Nel dubbio il ragazzo viene considerato positivo e iniziano le peripezie per tutti.

Un solo pasto al giorno

«Ci siamo autoimposti l’isolamento, nonostante non ci sia alcun controllo - prosegue Margherita - teoricamente potremmo anche andare in spiaggia, ma non lo facciamo per spirito civico. Il proprietario dell’alloggio ci garantisce un pasto al giorno. Eppure è ben specificato nelle linee guida del Ministero greco che chi viene sorpreso dal Covid sull’isola ha diritto a vitto e alloggio a spese del Governo locale».
Circostanza confermata anche dal console greco a Venezia, Bruno Bernardi, che si è messo a disposizione per qualsiasi necessità abbiano i ragazzi e che assicura che le spese saranno sostenute dalla Grecia.

Molti in isolamento negli hotel

Di tanto in tanto li chiama Debora Gazzo, toscana che da anni vive a Ios dove gestisce un ristorante, e che è il delegato di riferimento del consolato italiano, pronta a sostenere i ragazzi nelle loro necessità. «Ma non è un momento facile - sottolinea - perchè si è al clou della stagione turistica e ci sono parecchi ragazzi in isolamento negli alberghi, anche un gruppo di Pavia».
Da rilevare che proprio al Foscarini, durante l’inverno scorso, era stato registrato un focolaio di Covid e alcuni ragazzi potrebbero essersi reinfettati: «Dei sette in isolamento tre erano vaccinati con una dose, tre non vaccinati e uno aveva avuto il Covid, dei sei negativi invece una ragazza aveva completato il ciclo vaccinale, due l’avevano già preso e uno è risultato immune» prosegue Margherita, che tranquillizza comunque tutti sulle condizioni di salute. «Stiamo tutti bene, ci aiutiamo a vicenda».

Ultimo aggiornamento: 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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